In attesa che terminino le vacanze e i giocatori della nuova Openjobmetis Varese 2021-2022 inizino ad arrivare nella Città Giardino per preparare la stagione, sale sempre di più la curiosità e la voglia di scoprire questo nuovo gruppo che ha tanti giocatori potenzialmente molto forti, soprattutto offensivamente parlando.
L’assemblaggio della squadra è molto chiaro e definito, con una fisicità importante ed una versatilità che permetta a Vertemati di variare spesso le carte in tavola senza andare a perdere a livello qualitativo degli interpreti sul parquet.

Tra i tanti nuovi abbinamenti che si sono andati a creare, uno dei più intriganti e stuzzicanti è sicuramente quello nel reparto guardie, formato da Elijah Wilson ed Anthony Beane. I due americani hanno caratteristiche molto simili che permettono di poterli intercambiare alla perfezione senza andare a perdere troppo né in una né nell’altra fase di gioco della squadra, anche se delle differenze sostanziali tra i due esistono.

Quando si pensa a Beane, si ha in mente quel giocatore determinante che lo scorso anno, arrivato un po’ in sordina, ha mostrato di essere poi determinante nella salvezza biancorossa, capace di abbinare ad un’indiscussa intensità difensiva, un’eccelsa qualità offensiva che forse era sottovalutata all’inizio.
Il back ground cestistico di Beane parla di un giocatore che in carriera ha sempre segnato molto, come i suoi anni di vagabondaggio in Europa dimostrano tra Legia Varsavia, Ventspilis e Charleroi, chiusi sempre intorno ai 15 punti di media, e come i primi travagliati mesi in maglia Virtus Roma, prima che la società capitolina fallisse, avevano confermato. Quell’esplosione avuta poi negli scorsi mesi in maglia biancorossa ha lasciato molti di stucco, mostrando una guardia moderna, capace di alternare le fasi di gioco senza particolari sofferenze fisiche, pronto ad adattarsi ad ogni situazione, soprattutto per quanto riguarda gli accoppiamenti difensivi, fungendo anche all’occorrenza da portatore di palla, in aiuto al playmaker.
Doti che ne hanno fatto per Varese un elemento imprescindibile in campo e poi nelle scelte di mercato, con la volontà ferma e chiara fin da subito della società di continuare il rapporto con lui e che hanno spinto i biancorossi ha cercare sul mercato un giocatore che potesse integrarsi al meglio con le sue qualità.

Una scelta ricaduta su Wilson, giocatore fisicamente più dotato di Beane sia in termini di altezza, 193 cm contro i 188 dell’ex Roma, sia a livello di peso, 93 kg per il nuovo acquisto contro gli 86 di Beane. Non solo più fisico ma anche miglior mano dall’arco, quella di Wilson, che sulla carta si presenta come specialista nel tiro pesante, con medie che in carriera parlano sempre di una percentuale intorno al 42/43%.
Un dato importante perché conferma l’incastro perfetto tra i due, con Beane, buono nel tiro dalla lunga distanza, che però preferisce la penetrazione, il gioco in contropiede e l’arresto e tiro come armi offensive, mentre Wilson che ama alzarsi dalla linea da tre per colpire, anche e soprattutto a difesa schierata.

Se in attacco quindi la coppia offre soluzioni diverse ma entrambe efficaci, in difesa Wilson potrà dare quella mano in più nel confronto diretto con guardie ed ali avversarie, utilizzando la sua fisicità anche per andare in aiuto contro i 3 opposti senza subirne il contraccolpo. Una qualità importante, perché potrebbe così permettere ad Alessandro Gentile di risparmiare falli ed energie necessarie poi per essere determinante nella metà campo offensiva.
Un binomio, quello tra Beane e Wilson, che permetterà a Vertemati, di avere un alto livello di intensità continuo in difesa a supporto di Kell, cercando di portare subito una feroce pressione fin dai primi secondi ai portatori di palla avversari, lasciando poco tempo di pensiero e cercando il ribaltamento rapido di azione da difensiva in offensiva, per una transizione tanto rapida quanto letale e pericolosa.

Alessandro Burin

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