La stagione cestistica in Lombardia si avvicina sempre più alla ripartenza. Non solo le squadre di Serie A della regione, ma tutto il movimento, dai campionati senior alle giovanili per finire con il minibasket, si affacciano alla nuova annata, con la speranza che non sia più condizionata o addirittura bloccata dal coronavirus.
In quest’ottica, la FIP ha reso noti i protocolli per lo svolgimento dei campionati regionali, con indicazioni e regole ben precise da seguire per cercare di evitare focolai futuri e rendere sicuro lo svolgimento delle attività.
Partendo dal minibasket, il settore più colpito dalla pandemia e che si appresta a riportare migliaia di bambini nelle palestre per giocare, dopo il successo dei Camp estivi organizzati da varie società la Federazione chiarisce come l’attività sportiva al chiuso sarà possibile solamente in zona bianca, classificando bambini, allenatori e ed accompagnatori dei piccoli atleti in tre diverse categorie, ovvero Soggetti Vaccinati, Soggetti Guariti e Soggetti Esposti.
I primi sono coloro che hanno effettuato il ciclo vaccinale completo (due dosi, una dose in caso di vaccino monodose) e quelli che hanno ricevuto la prima dose da almeno 15 giorni, i secondi dovranno essere in possesso di certificazione rilasciata dal medico dello sport sulla base degli accertamenti ritenuti necessari, che attesti l’idoneità a riprendere l’attività sportiva agonistica, facendo eventualmente riferimento alle normative vigenti. Per i non atleti facenti parte del Team sarà necessaria una certificazione di guarigione rilasciata dalle autorità sanitarie.
Mentre per i Soggetti Esposti, ovvero coloro che non sono né vaccinati né guariti dal covid-19 e che hanno eseguito solo una dose di vaccino, è previsto un tampone molecolare o antigenico 48 ore prima di ogni gara e/o partita amichevole.
A queste regole generali che valgono anche per i campionati giovanili e quelli Senior. Per il minibasket il protocollo prevede, per quanto riguarda l’accesso agli impianti sportivi, che gli allenatori, gli istruttori, i dirigenti, i ragazzi maggiori di 12 anni e gli accompagnatori dei ragazzi siano in possesso di Green Pass o abbiano eseguito un tampone molecolare o antigenico negli ultimi 7 giorni ed essere risultati negativi e sarà richiesta loro un’autocertificazione.
Per quanto riguarda i campionati giovanili di preminente interesse nazionale maschili e femminili, oltre a far riferimento alle norme generali indicate sopra per quanto concerne la suddivisione dei soggetti presenti alle attività, il protocollo specifica come i controlli successivi alla prima suddivisone in gruppi si facciano più stringenti, prevedendo in caso di partite ravvicinate, un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti la prima partita per chi appartiene al gruppo dei soggetti esposti ed un tampone di controllo a tutti i componenti del Team nel caso uno di loro risultasse positivo al covid-19.
Arbitri, Ufficiali di Campo e Osservatori degli Arbitri seguono la stessa suddivisione classificazione per gruppi e soggetti dei giocatori.
Per quanto concerne l’accesso agli impianti di gioco, la Federazione rende noto come il numero massimo di persone ammesse, oltre ai Team, gli addetti al servizio, le Forze dell’Ordine, i vigili del fuoco ed il personale sanitario, sia di 50 unità, con il Gruppo Squadra della società ospite che non deve mai superare i 20 componenti.
Potranno accedere agli impianti di gioco coloro che avranno effettuato un controllo della temperatura all’ingresso dell’impianto sportivo con personale dedicato, oppure chi sarà in possesso di Green Pass o abbia eseguito un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti con esito negativo, chi produrrà un’ autocertificazione che attesti di non aver sintomi Covid – 19 e di non essere stato in contatto diretto, negli ultimi 10 giorni, con persona che abbia manifestato sintomi, oppure chi sia in possesso di apposito accredito.
Per quanto concerne i campionati Senior, maschili e femminili, è previsto che tutti gli operatori sportivi che compongono i TEAM si sottopongano entro e non oltre le 48 ore antecedenti l’inizio del raduno (72 ore se nei giorni immediatamente precedenti cade una festività) a tampone molecolare o antigenico, per accertare eventuali positività.
Se uno o più componenti del Team (compresi i soggetti vaccinati green pass), dovesse risultare positivo al COVID all’esito del tampone, sarà allontanato dalla squadra, verrà isolato e seguirà il percorso previsto dalle autorità sanitarie. I soggetti negativi potranno continuare le normali attività.
Per chi rientra nella fascia dei Soggetti Esposti, è previsto un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti gare o amichevoli e nel caso di gare ravvicinate basterà l’esito del primo controllo.
In caso di positività di un componente del Team, appartenente ad uno qualunque dei tre gruppi, tutti gli altri componenti della squadra saranno sottoposti ad un tampone molecolare (test RT-PCR) e solamente i componenti del Team risultati negativi al tampone molecolare potranno prendere parte alla gara.
Per Arbitri, Ufficiali di Gara ed Osservatori Arbitri, come per i campionati giovanili, valgono le stesse regole dei componenti dei Team Squadra, mentre per quanto riguarda l’accesso agli impianti sportivi, il protocollo prevede che il gruppo squadra ospite non superi il numero di 25 componenti, mentre al di là dei Team e delle Autorità, il numero massimo di persone che potranno accedere all’impianto sarà 50, i quali dovranno essere Green Pass. Se appartenenti al gruppo “Esposti” per essere ammessi saranno tenuti ad eseguire un tampone molecolare o antigenico nelle 48 ore precedenti la gara (72 ore se nelle 48 ore si combina una giornata festiva).
Tutti i presenti per motivi organizzativi devono essere muniti di apposito accredito, dovranno rilasciare al DGE una autocertificazione autodichiarazione e saranno tutti dotati di dispositivi di prevenzione e protezione, nonché avere a disposizione distributori per gel igienizzante e non saranno considerati spettatori.
Questi i protocolli completi con le certificazioni utili allegate:
Alessandro Burin
