Prenderà il via dalle mura di Lucca poco prima delle 9 di sabato mattina la nuova sfida di Mario Favini. L’ultracyclist di Sesto Calende sarà al via dell’UltrApuane, ultimo atto dell’Ultracycling Italia Cup, che vede l’atleta sestese in lotta per il podio nella categoria self-supported, ovvero tra gli atleti che gareggiano senza auto al seguito. Il tracciato di gara, particolarmente impegnativo, prevede la bellezza di 600km e 11000m di dislivello tra Toscana ed Emilia Romagna.
Come sempre in queste competizioni non sono previste tappe: i ciclisti pedaleranno in solitaria notte e giorno fino al traguardo, dopo aver scalato molti dei passi più suggestivi e impegnativi della zona, a partire dall’ascesa verso San Pellegrino in Alpe.

Per Favini sarà la terza gara di ultracycling del 2021, dopo i 795 km della Race Across Italy e il podio conquistato alla Romagna Ultra Race, simile per distanza e dislivello alla gara toscana. “Durante l’estate mi sono preparato molto bene in vista di questo appuntamento, sfruttando l’esperienza delle gare precedenti. Ho fatto dei bei passi avanti e spero di poter ottenere un buon piazzamento, anche se le incognite sono sempre molte in una competizione così lunga”. 

A Lucca l’ultracyclist sestese aveva già fatto bene lo scorso anno, conquistando al secondo posto sul percorso Experience da “soli” 350km. “Quella di quest’anno sarà una gara completamente diversa. Nella migliore delle ipotesi impiegherò 27 ore per arrivare al traguardo: lucidità mentale e resistenza al sonno giocheranno un ruolo importante, molto più delle gambe. Ma è questo il bello dell’ultraendurance: queste sfide non mettono alla prova solo il fisico, ma anche e soprattutto la mente“.

Al via saranno presenti molti dei più forti ultracyclist italiani: su tutti il vincitore del 2020 Andrea Muraro, il Campione Italiano 24h Daniele Rellini, e il vincitore della Romagna Ultra Race self-supported Tommaso Bovi. “Come sempre si tratta di compagni di avventura più che di avversari: trattandosi di gare a cronometro si parte da soli, un atleta ogni due minuti e non è permesso sfruttare la scia degli altri ciclisti. Gli unici veri nemici da battere sono i km, la stanchezza e le salite”.
Sarà possibile seguire live l’andamento della gara grazie ai dispositivi di tracciamento GPS che gli atleti avranno con sé. “Il link sarà disponibile a breve e lo pubblicherò sui miei profili social, dove oltre a condividere le mie esperienze cerco di far conoscere questo sport e i suoi protagonisti: atleti spesso poco noti al grande pubblico, ma che fanno cose incredibili”.

Mario Favini si dedica all’ultracycling da due anni, dopo parecchie stagioni ai nastri di partenza delle granfondo amatoriali. Agente di Polizia Locale, è stato Vice Campione Europeo nella cronometro 12 ore lo scorso anno e progetta sfide ancora più impegnative per il futuro. “Fino a pochi mesi fa il mio sogno era portare a termine la Race Across Italy. Ora che ce l’ho fatta e che sono arrivati altri buoni risultati ho intenzione di mettermi alla prova su distanze maggiori. Sicuramente l’anno prossimo sarò al via di competizioni da oltre 1000 km ma l’obiettivo a lungo termine, o forse è meglio dire il prossimo sogno da realizzare, è la TransAm Bike Race: la corsa ciclistica non stop più lunga al mondo, che attraversa gli Stati Uniti con un percorso di 6800km. Non so quanto impiegherò per preparare una gara del genere, ma sono sicuro che presto o tardi sarò là”.

Redazione

Articolo precedenteEntusiasmo e gruppo per l’Openjobemtis che suda a Gressoney. Il compleanno di Sorokas
Articolo successivoLutto all’Ispra, ciao Luca

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui