Coi suoi soli 24 anni compiuti nello scorso mese di marzo, Matteo Maruca è già uno dei veterani della Robur et Fides con un cammino iniziato nel lontano 2014/15 con le prime presenze in prima squadra ed interrotto unicamente per 6 gare nel 2019/20 vissute in maglia Oleggio in una delle più tribolate ultime stagioni della Coelsanus.
Così tanti anni che si rischia di perderne il conto: “Onestamente il conto l’ho quasi perso, ma so che sono tanti anni in gialloblu. Qua mi sento come essere a casa e quindi sono estremamente contento di iniziare un nuovo anno insieme ai miei compagni, vecchi e nuovi”.

Quest’anno puoi essere considerato un veterano di una squadra dall’età media bassa ma che spazia dai quarantenni Allegretti e Pilotti ai neo diciottenni Librizzi (classe 2002) e Virginio (classe 2003). Un mix decisamente inusuale.
“Sì, diciamo che quest’anno abbiamo due belle colonne portanti della squadra come Allegretti e Pilotti che saranno i nostri punti di riferimento durante tutta la stagione. Poi, siamo tutti giovani, chi più chi meno, per cui ritengo che saremo una squadra molto veloce e che giocherà parecchio sul perimetro. Dobbiamo cercare anche di correre in campo aperto e poi dovremo spendere tante energie in difesa difendendo forte il nostro canestro con tanta grinta. Quest’anno una cosa dev’essere chiara: non dobbiamo mollare su nessun pallone”.

Discorso in piena sintonia con quello di coach Donati il quale sul nostro sito aveva appunto affermato che la sua Robur dovrà essere affamata e che gli avversari potranno uscire con la vittoria solo dopo che la Coelsanus avrà dato tutto, anche l’ultima goccia di sudore sul campo. La guardia gialloblu sottolinea come questa Robur 2021/22 dovrà avere delle peculiarità nette e decise ponendo l’accento sull’aspetto difensivo: “Dobbiamo essere molto aggressivi e non lasciare mai una seconda opportunità ai nostri avversari visto che magari possiamo soffrire un pò vicino a canestro dato che non saremo altissimi sotto le plance. Reputo che la nostra forza dovrà essere quella di lottare su ogni pallone: chi ci vorrà battere dovrà sudare le proverbiali sette camicie”.

Matteo Gallo

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