Seconda settimana piena di allenamenti in casa Futura Volley Giovani Busto Arsizio, una delle favorite per disputare un campionato di A2 di vertice e per aspirare ad uno storico salto di categoria. Al terzo anno di fila e in assoluto nella serie cadetta, la società ha operato in modo egregio sul mercato portando in biancorosso una serie di giocatrici d’altissimo valore tecnico e con tanta esperienza sulle spalle, maturata anche nella categoria superiore, come ad esempio Bici, Angelina e Biganzoli.
Confermatissimo alla guida della rosa coach Matteo Lucchini, timoniere di una barca che punta ad andare dritta all’obiettivo grosso dopo una stagione, quella scorsa, dove ci si aspettava decisamente di più.

La squadra che la dirigenza le ha affidato è di grande fattura. Il mirino è puntato verso il bersaglio grosso.
“Non ci possiamo nascondere, quest’estate la società ha lavorato molto bene seguendo gli obiettivi che ci siamo posti già alla fine della passata stagione, ovvero alzando ancora di più l’asticella. Mi ha impressionato lo sforzo che ha fatto il club perché, dopo due difficili anni di pandemia, non pensavo riuscisse a fare questi colpi di mercato e di poter costruire una squadra così forte. C’è poco da nascondersi e punteremo a fare bene tutte le manifestazioni a cui parteciperemo, ossia sia il campionato di A2 che la Coppa Italia”.

Di cosa bisogna fare tesoro per arrivare fino in fondo?
“L’anno appena finito è stato strano perchè abbiamo avuto una serie di situazione contrarie che non ci hanno permesso di raggiungere appieno gli obiettivi. Facendo un’analisi degli ultimi due anni, ciò che è emersa è stata la mancanza di giocatrici di esperienza che nei momenti decisivi possano fare la differenza. Due anni fa abbiamo fatto exploit significativi, abbiamo avuto dei picchi di prestazione ma mancava un po’ il finalizzatore ultimo che desse continuità; nella scorsa stagione questa cosa si è replicata e ora in sede di mercato dovevamo aggiungere esperienza arrivando ad atlete che sappiano risolvere le situazioni di difficoltà”.

Anche lo staff tecnico è stato rinnovato ed arricchito.
“L’arrivo di Mauro Tettamenti come mio vice ci ha portato esperienza in più, dato che ha trascorso anni in A1 con Pistola alla Sab Legnano e poi è passato anche dal Club Italia. Ho sempre voglia e bisogno di confrontarmi perchè so riconoscere i limiti che devo superare. Arrivo da un ventennio di giovanili e Mauro è un secondo allenatore a tutti gli effetti. Daniele Cattorini è il preparatore atletico che lavora con me da sempre ed è stato riconfermato. Abbiamo aggiunto la figura dello scoutman, ossia quella di Marco Chiodini. I numeri e la preparazione della gara nel giovanile vengono considerati meno, ma in A2 invece servono. Abbiamo completato quindi uno staff di livello assoluto”.

Quanto c’è di tuo nella costruzione della squadra?
“Oltre all’esperienza di cui abbiamo parlato prima, abbiamo voluto puntare anche su giocatori oversize, ossia che possano essere un fattore in campo soprattutto offensivamente. Abbiamo sempre giocato molto bene in difesa, ma abbiamo pensato anche all’attacco con una diagonale di altissimo livello per la categoria. Angelina ha fatto con me e con la società tutti gli anni del giovanile a Busto Arsizio ed è stata la ciliegina in più per aumentare il livello di attacco che ci serve. L’altro giocatore che già l’anno scorso avevo inseguito è Biganzoli e lei è un giocatore di equilibrio, brava in seconda e ma anche in prima linea. Abbiamo voluto lavorare quindi sulla diagonale e abbiamo condiviso alcuni nomi che piacevano a me e alla società trovandoci d’accordo. E le giocatrici interpellate hanno risposto subito presente”.

Chi potranno essere le vostre rivali?
“Nel girone abbiamo una società importante come la neoretrocessa Brescia che ha le risorse e la mentalità per allestire un organico di tutto rispetto e Macerata che non va sottovalutata soprattutto in casa dove è solita giocare una pallavolo pazzesca ed è reduce dalla vittoria in Coppa Italia. Nell’altro girone sono tante le formazioni toste come Mondovì, Pinerolo, Talmasson. Ci sono almeno 6-7 squadre di prima fascia, insomma, altrettante che sono in mezzo e possono essere delle sorprese e poi le neopromosse che sono un po’ un punto di domanda tranne Albese che conosco di più”.

L.P.

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