Si conclude qui la due giorni di allenamenti a porte aperte in casa Openjobmetis Varese, che ha consegnato alla squadra un’iniezione di sostegno e calore dei propri tifosi importantissima in vista del primo impegno ufficiale di lunedì in Supercoppa contro Cremona. Una due giorni di allenamenti all’insegna della corsa e soprattutto del tanto gioco con la palla, con le prime idee di gioco ben chiare in campo.

La squadra che sta cercando di costruire coach Adriano Vertemati punta tanto, e non potrebbe essere altrimenti, sulla fisicità dei propri giocatori, con la ricerca di un gioco centrale e che si appoggia molto sull’intensità tra i cardini principali.
Rilevantissimo all’occhio di chiunque l’idea di gioco offensivo che il coach di Cornaredo vuole instaurare nella testa dei suoi giocatori, con una ricerca quasi spasmodica dell’extra pass, tanti, tantissimi passaggi, al fine di trovare la conclusione migliore. Una caratteristica di gioco importante, questa, che vuole mettere in ritmo tutti gli effettivi in campo, sempre sull’attenti e pronti a chiudere l’azione.

Questo è un gioco che dipende molto dalla capacità di non sbagliare nessun passaggio, un elemento che può sembrare semplice e banale ma che in questo dettame tattico risulta fondamentale. Il piacere con il quale i biancorossi si cercano e si passano la palla può essere solo un segnale positivo per Vertemati ed il suo staff, alla ricerca di un’omogeneità in campo sia tecnica che fisica.

La due giorni di lavoro inoltre ha lasciato ottime sensazioni a livello di preparazione atletica della squadra, per quello che può essere il livello dopo sole tre settimane di lavoro, con tutti gli effettivi sempre coinvolti e Vertemati ha richiedere sempre il 100% ai suoi in un lavoro estenuante fatto di tantissima intensità.
Buone risposte anche dall’osservato speciale Jalen Jones, che giorno dopo giorno recupera condizione fisica e tempi di gioco, mettendo in luce tutte quelle qualità tecniche nel gioco spalle a canestro che saranno esiziali per la stagione biancorossa.

Alessandro Burin

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