Secondo parere. Anche se il primo è stato convincente, sempre meglio sentirne un altro. Praticamente, quello che la Pro Patria chiede domani al Piacenza (domani ore 14.30, stadio “Garilli”). Giusto per confortare le certezze cliniche fornite dall’1-0 con la Juve. Match non esattamente banale quello con gli emiliani. Per censo, valori tecnici e contingenza da 4^ giornata. Tutta ciccia che Luca Prina è tenuto a mettere sul fuoco.                   

Come la pensa

Il giro d’orizzonte parte dalle insidie dell’avversario: “E’ una squadra che sa interpretare tutte le fasi di una partita di Serie C. Dobbiamo essere bravi a dare continuità alla prestazione di domenica. Dobbiamo darci un marchio, un’identità, ne siamo convinti. Solo in un ambiente come quello della Pro Patria si poteva passare in una settimana dalla prestazione di Trento, che deve rimanere un’eccezione, a quella straordinaria con la Juventus. Scazzola? Lo conosco bene. E’ stato anche un mio giocatore a Vercelli. Lo stimo. Non è una cosa così diffusa nel mondo del calcio. Portare gente allo stadio? Il nostro compito è giocare bene e fare risultato“.            

Come la gioca  

In realtà, come la dovrebbe giocare. Ma a prender per buone le prove di formazione della rifinitura, il Biellese 2 potrebbe apportare un paio di cambi rispetto all’undici che ha steso la Juve. Nello specifico, il rientro dal 1’ di Pizzul e l’esordio (sempre dal 1’) di Sportelli. Quindi, plausibile 3-5-2 con Caprile tra i pali; Sportelli, Saporetti e Boffelli in difesa; Pierozzi, Nicco, Bertoni, Galli e Pizzul in mediana; Castelli e Stanzani in attacco. Pur in assenza della lista dei convocati, Lombardoni, Vezzoni e Banfi sempre out. Gli altri (salvo sia sfuggito qualcosa), tutti disponibili.    

Giovanni Castiglioni  

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