Giornata di conferenza stampa in casa Openjobemtis Varese che, all’antivigilia della prima sfida stagionale contro la Germani Brescia di domenica (in casa alle ore 17.15), si trova a preparare una gara nella quale non ci sarà sicuramente Trey Kell, operato alla tibia destra, e dove presumibilmente esordirà Amato in cabina di regia.

Clima non certo dei più sereni dunque per la Pallacanestro Varese che si appresta ad affrontare nel complesso un inizio di campionato d’alta quota, visto che oltre alla sfida di domenica con Brescia ci saranno a seguire quelle con i campioni d’Italia della Virtus Bologna domenica 3 ottobre ed il derby con l’AX Milano del 10 tra le mura amiche dell’Enerxenia Arena.

Impegni questi che comunque non occupano minimamente la testa del coach di Cornaredo e di capitan Giancarlo Ferrero, che presentano così la partita contro la Germani, una squadra lunga e completa in ogni reparto che ha grandi ambizioni in questa stagione: “Brescia è una squadra molto lunga e completa in ogni reparto, il cui leader tecnico offensivo è sicuramente Della Valle. Ha giocatori che sanno muovere la palla molto bene sul perimetro da Petrucelli a Lee Moore, passando per Laquintana e Moss. Interpreti che fanno della loro capacità di mettere pressione sul portatore di palla una delle migliori caratteristiche, cosa a cui dovremo fare molta attenzione. Un altro giocatore di grande talento è sicuramente Mitrou – Long, anche se comunque loro, così come noi, sono una squadra in fase di costruzione, e come noi avranno delle incognite dovute a questo. Dovremo essere bravi a cercare di navigare a vista durante la partita, senza mai perdere la rotta“.

Apre con queste parole la conferenza stampa Vertemati in una giornata che ha portato in maniera ufficiale l’innesto di Amato in squadra come nuovo play biancorosso e che avrà un ruolo preciso nello scacchiere tattico, liberando Gentile da incombenze di primo playmaker anche in assenza di Kell: “L’innesto di Amato è stato fatto in funzione del bene della squadra cercando di dare una ulteriore risorsa in cabina di regia, dove cerchiamo di giocare spesso con due ball handler. E’ chiaro che coì facendo Gentile avrà meno compiti di primo playmaker ma continuerà ad avere il ruolo di secondo. Amato si alternerà con De Nicolao”.

La partita con Brescia regalerà anche una bellissima sfida diretta tra due dei nuovi allenatori di questa stagione, “giovani” forze fresche del basket azzurro in panchina come Vertemati e Magro, che si incontrano in Serie A1, dopo tante sfide nei campionati minori: “Conosco Alessandro dai tempi delle giovanili in cui lui era a Siena ed io a Treviso. Ci siamo poi sfidati anche in A2 quando lui era ad Omegna ed io a Treviglio. Posso dire che abbiamo un rapporto cordiale e cortese, non di amicizia ma se c’è modo o motivo di sentirsi lo facciamo con grande cordialità. Siamo due esempi di un ricambio generazionale nelle panchine che penso sia fisiologico ma non siamo novellini, perché comunque, almeno io, sono 20 anni che faccio pallacanestro e che alleno. In Germania questo processo è più veloce e sono già più avanti, anche se di giovani ne trovi due o tre e non sono allenatori tedeschi ma stranieri”.

Andando sulla sfida in campo, sarà importante capire come e dove Varese riuscirà a prevalere, anche se secondo coach Vertemati non ci sarà da puntare l’ago dell’attenzione su una determinata zona di campo, come può essere il pitturato dove Varese ha l’opportunità di rubare centimetri a Brescia: “Il reparto lunghi di Brescia è completo e fatto di grande atletismo. Cobbins non è un under size, Burns, Gabriel ed Eboua sono tutti giocatori diversi ma che ben si completano. Non penso che l’attenzione vada posta su una determinata zona di campo, anche perché, essendo le prime partite stagionali, molto si giocherà sulle piccolezze, sulla voglia di prendere un rimbalzo, di recuperare un pallone, di correre più degli avversari, nel difendere, nell’andare oltre l’ostacolo e l’errore, in un momento in cui la squadra è ancora in una fase di rodaggio”.

Tornando sulla questione Kell, anche per il coach biancorosso definire i tempi di recupero è ad oggi impossibile, anche in previsione di quello che potrà essere poi il rientro a pieno organico in squadra, non solo a livello fisico, quanto tattico: “Non so dire ad oggi quanto ci vorrà per reintegrare Kell nei meccanismi di squadra. Fortunatamente oggi il suo problema è in fase di risoluzione ma chiaramente, avendo saltato la parte principale della preparazione, ci vorrà del tempo per vederlo al top a livello fisico. Per quanto concerne l’integrarlo negli schemi in campo, lo reputo un giocatore molto intelligente, però non so dire quanto effettivamente gli possa servire per entrare al meglio nel gioco di squadra”.

In attesa del rientro di Kell però Varese potrà puntare sulla presenza, che ormai è una certezza, di capitan Ferrero, tornato quest’anno nel suo ruolo naturale di ala piccola, che ancora una volta si troverà davanti David Moss e Brescia, in un appuntamento ormai diventato routine ad inizio campionato: “Moss è un grande giocatore che ha moltissima esperienza. ha ottenuto grandi risultati e anche questa volta so che ci darà del filo da torcere. Di lui ammiro la grande dedizione ed abnegazione che mette in campo. E’ un giocatore capace di esaltarsi ed aiutare i compagni sia in fase difensiva che offensiva soprattutto nei momenti più duri della gara. Sarà un piacere sfidarlo in quella che ormai è una partita quasi di routine dell’inizio di campionato e dove cercheremo di fare bene. Per quanto riguarda me ed il mio ruolo, credo che la mia forza nel corso della carriera sia stata la capacità di adattarmi alle esigenze di coach e squadra, senza fare lo schizzinoso o incaponirmi nel voler giocare in una sola determinata zona di campo. E’ chiaro che per me tornare nel ruolo di ala piccola è un piacere ma sono sempre a disposizione del coach e dei compagni per giocare dove il gruppo ha più bisogno in quel momento”.

Alessandro Burin

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