Giovedì 30 settembre, la frase del giorno
I più ingenerosi e invidiosi possono parlare di inadeguatezze delle avversarie o di fortuna. Machiavelli sosteneva che la metà delle imprese dipendono dalla fortuna, l’altra metà da noi stessi. Credo che la fortuna sia quella che ognuno di noi merita e che molte volte sia il nome che si dà all’abilità altrui. Non c’è impresa che se vogliamo denigrare o ridimensionare possa sfuggire a un momento fortunato.
Arrigo Sacchi

Arrigo Sacchi è nato a Fusignano il 1º aprile 1946. E’ un allenatore di calcio, dirigente sportivo e opinionista italiano.
Commissario tecnico della nazionale italiana vicecampione del mondo a Stati Uniti 1994, è considerato uno dei migliori allenatori nella storia del calcio.  Nel 2019 il quotidiano francese France Football lo ha inserito al terzo posto della classifica dei 50 migliori tecnici di tutte le epoche; in precedenza, nel 2007, il quotidiano inglese The Times lo aveva inserito all’undicesimo posto della propria graduatoria degli allenatori, primo tra gli italiani. Nel 2011 è stato introdotto nella Hall of Fame del calcio italiano. 
Soprannominato Il profeta di Fusignano, inizia la propria ascesa nel calcio italiano nel 1987 quando, dopo essersi fatto notare nelle serie minori con il Parma, Silvio Berlusconi lo sceglie come allenatore del Milan. Sacchi introduce numerose innovazioni nel modulo di gioco e nelle tecniche di allenamento, dando un’impronta che segnerà la storia della squadra rossonera: sfrutta a fondo le caratteristiche del gioco a zona, già praticato nel Milan di Nils Liedholm, e pone un’assoluta attenzione alla fase difensiva, cui aggiunge il pressing sistematico a centrocampo; diviene noto per i suoi pesanti e severi allenamenti nonché per il ricorso a principi tattici mutuati dal calcio totale della nazionale olandese di Johan Cruijff, che ammirava sin da ragazzo. Il suo Milan del quadriennio 1987-1991 è ritenuto una delle compagini calcistiche migliori di ogni epoca, eletta nel 2007 la migliore squadra di club della storia oltreché la quarta assoluta tra nazionali e club dalla rivista inglese World Soccer.

Mattia Marocco

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