Appuntamenti del genere non vanno nemmeno presentati, perché Novara-Varese non può essere una partita come le altre: le motivazioni si trovano da sole e raggiungere la vittoria vale molto più dei tre punti. “Giochiamo contro una squadra blasonata per davvero – comincia Ezio Rossi -, e la storia recente lo dimostra; giochiamo in uno stadio vero, non un campo sportivo, e per chi fa sport questi elementi garantiscono motivazioni massime. Dovremo essere bravi a non eccedere, a gestire la pressione pre-match, e dare il massimo; queste sono partite che tutti vorrebbero giocare“.

L’attenzione si sposta subito sul Novara: “Io credo che loro siano partiti con la convinzione di essere la squadra da battere – spiega Rossi -. Arrivano da due pareggi che ci possono stare, considerando che sono partiti in ritardo con la preparazione, ma per quello che ho visto la loro condizione fisica non è così bassa. Stanno bene e hanno intrapreso il giusto percorso per diventare squadra: noi abbiamo un mese di vantaggio e cercheremo di dimostrarci più squadra di loro, sfruttando la nostra intensità per avere la meglio sulla loro tecnica”.

Due squadre che giocano bene o male a specchio, 3-4-1-2 contro 3-5-2, per cui Rossi si aspetta una partita abbastanza bloccata. Il clima, tuttavia, potrebbe dare una mano perché come lo stesso Rossi aveva sottolineato post-Arconatese: “Con temperature più basse aumenta l’intensità e lo abbiamo visto sia a Lavagna sia contro il Fossano. Forse la bassa temperatura può aiutare di più loro, ma sarà una bella partita, mi auguro giocata bene da entrambe le squadre, e tireremo le somme alla fine“.

Il Città di Varese arriva all’appuntamento con la giusta concentrazione, e mister Rossi è decisamente fiducioso: “Siamo convinti di ciò che stiamo facendo e vedo i ragazzi molto concentrati in allenamento sia sotto l’aspetto tattico e fisico. Questa settimana, tra martedì e mercoledì, abbiamo svolto i test fisici e tutti hanno dato il meglio. I risultati ci fanno ben sperare ma di questo ne eravamo convinti perché abbiamo preso i giocatori giusti che stanno dimostrando le proprie qualità caratteriali; se aggiungiamo anche le qualità tecniche allora ci divertiremo“.

Che Varese vedremo domani? Il solito Città di Varese da battaglia è la risposta scontata, ma inaugurando un trittico importante di partite (Novara domani, Gozzano mercoledì e Borgosesia domenica prossima) sarà inevitabile vedere un po’ di turnover. “Davanti sono in quattro – commenta Rossi -: tre giocano, uno entrerà nella mezzora finale e ci farà vincere la partita. Mercoledì sarà lo stesso, così come per le partite successive. Dove posso farò le normali rotazioni; siamo più corti dietro e a centrocampo; Pedretti ha avuto un piccolo problema che dovrà essere valutato, per cui potrebbe aggregarsi a noi il portiere della Juniores”. 3-4-1-2 confermato dunque con Di Renzo davanti insieme a due fra Mamah, Minaj e Pastore. D’Orazio e Cantatore chiamati agli straordinari in mezzo, con Premoli e Foschiani sulle corsie (Tosi è rientrato, ma sarà difficile vederlo dall’inizio); dietro dovrebbe essere confermato il pacchetto classico con Priori tra i pali, Mapelli, Monticone e Parpinel centrali.

I maggiori pericoli fronte Novara? “Hanno individualità importanti in ogni ruolo – risponde Rossi – e sono davvero tosti: Bergamelli, Benassi, Agostinone hanno un’esperienza invidiabile, Tentoni in mezzo al campo è fenomenale e Bortoletti è un altro nome importante; davanti, poi, non dimentichiamo Vuthaj e Gonzalez“.

Dove può arrivare questo Varese? Ovviamente Rossi sa bene che è presto per parlarne e, non a caso, dribbla con stile la domanda: “Siamo solo alla terza giornata ed è presto per parlarne. Iniziamo un mese importante per cui a fine ottobre potremo cominciare ad avere un’idea più precisa dei valori del campionato in generale“.

Matteo Carraro

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