I numeri sono fulminanti. Nelle prime 6 giornate 4 punti fatti, 4 sconfitte, un solo clean sheet, 11 reti subite e Caprile spesso (se non sempre), in prima pagina. Nelle ultime 3, 5 punti, nessuna sconfitta, 2 clean sheet, una sola rete al passivo e Caprile costretto al guardonismo. Break attribuibile ad alcune scelte (Boffelli centrale, Fietta mezzala di copertura), contingenza (le assenze in attacco hanno favorito la prudenza) e quell’attenzione ai particolari che Prina ha invocato alla vigilia della sfida di ieri con il SudTirol.
Potenziale capolista costretta in 90’ ad un solo tiro nello specchio. Quello di Rover sul palo al tramonto del match. Beffa che non si è compiuta perché il calcio ha una sua equità di fondo. Lo 0-0 era il risultato giusto. Anche perché (di fatto), non si è visto di più. Sia come sia, la Pro Patria è cambiata. Nella forma e ancor più nella sostanza.
Mercoledì a Legnago (ore 18, stadio “Sandrini”), un’ulteriore controprova in una settimana da mani piene che si concluderà domenica con la Pro Vercelli allo “Speroni” (ore 17.30).
Javorcic Graffiti. Solo 2 con più panchine di lui. Nessuno con lo stesso ascendente sul popolo biancoblu. Almeno in epoca moderna. Il ritorno allo “Speroni” di Javorcic è stato un successo. Nel senso di un punto sul campo e almeno 3 fatturati al Pro Patria Museum in occasione del disvelamento del podio all time degli allenatori tigrotti con Ivan Drago terzo (156 panchine) alle spalle di Imre Ianos Bekey (158) e del primatista Pietro Magni (166), ieri rappresentato dal nipote Fiorenzo. L’attuale tecnico del SudTirol ha detto che un giorno tornerà. Il futuro è patrimonio degli astri. Il passato è ormai scritto nella pietra.
Mettiti in coda. Il Padova torna a vincere (2-1 con il Trento, in foto sotto), la FerlapiSalò continua a farlo (13 punti su 15 nelle ultime 5), l’AlbinoLeffe (a Crema) perde la seconda consecutiva, la Pro Sesto guadagna a Piacenza i primi 3 punti mentre Renate e Pro Vercelli chiudono la 9^ questa sera al “Città di Meda”. Per chiosare, la Pro Patria ne ha 6 alle spalle. Per la prima volta dall’avvio, Prina vede concretizzarsi il feticcio stagionale.
Mi si nota di più… Nonostante il ritorno degli ultras e l’aumento protocollare della capienza (75%), l’affluenza allo “Speroni” resta destinata agli intimissimi. Ieri botteghino attestato a 470 paganti in un pomeriggio che per temperatura, orario, spessore dell’avversario e amarcord spalatino avrebbe giustificato altri numeri. In settimana vedremo quale impatto potrà avere la campagna abbonamenti.
Legnago con la G. L’assonanza con gli arcirivali vicini di casa provoca inevitabili fibrillazioni. Ma il Legnago Salus è tutt’altra cosa. Club giunto solo alla terza stagione in C (seconda consecutiva) della sua storia. A dispetto delle differenti frequentazioni, quella di mercoledì non sarà una prima assoluta. Due trascorsi registrati infatti nel Girone B della Serie D 1973/74.
18 novembre 1973 Legnago – Pro Patria 4-0 (Tomizioli, Tarocco, Cisco, Speggiorin)
24 marzo 1974 Pro Patria – Legnago 1-0 (Frigerio)
Giovanni Castiglioni