La partita contro la UNAHOTELS Reggio Emilia è molto importante per la Openjobmetis (domenica 24 ottobre, ore 20 alla Enerxenia Arena). La squadra deve dare una risposta tanto psicologica quanto tecnica dopo la sconfitta di Cremona e deve andare alla ricerca dei due punti in casa, sulla scia di quanto successo sia contro Brescia alla prima giornata che contro l’AX Milano un paio di giornate fa.
Per battere la Reggiana di coach Caja servirà il giusto atteggiamento, l’applicazione e la corretta concentrazione per tutti i 40′. Tutte considerazioni che arrivano direttamente dalla voce e dalle sapienti parole del capitano biancorosso Giancarlo Ferrero.
Cos’è successo a Cremona? Che cosa vi ha fatti crollare, nonostante foste arrivati carichi al match dopo la bella prova di Milano?
“Il nostro inizio negativo ci ha lasciato sorpresi. Non ce lo aspettavamo così, a maggior ragione dopo la bella settimana di allenamenti che avevamo disputato. Ci dispiace perché sapevamo che Cremona poteva essere una tappa importante, però purtroppo è andata, non si può fare niente. Dobbiamo prendere questa sconfitta come insegnamento per cercare di trovare quella solidità che in casa abbiamo dimostrato di avere mentre fuori no, o comunque, non per tutti i 40’. Dobbiamo riuscire a trovare una continuità come squadra, soprattutto nei momenti più importanti della gara. Dobbiamo ripartire dalle cose buone”.
Hai parlato di momenti importanti della gara. A Cremona nel primo e nel terzo quarto sono stati ben 29 i punti subiti. Sono più dovuti ad un problema di organizzazione difensiva o di approccio?
“Penso che se avessimo un problema strutturale ci sarebbe sempre. Credo piuttosto che dobbiamo essere pronti da subito. Non possiamo aspettare che ci diano un cazzotto per reagire. Ho parlato prima di solidità, nel senso che non dobbiamo fare tutti quegli errori di fila tra attacco e difesa che ci portano a subire break pesanti. A Cremona abbiamo reagito, ma se vogliamo fare uno step per crescere non dobbiamo più commettere questi sbagli”.
Ora c’è Reggio Emilia, sfida di grande importanza per il vostro campionato e torna a Varese coach Caja. Quanto è stato importante per te questo allenatore negli scorsi anni per la tua crescita?
“Non è un mistero, l’ho detto più volte: per me Attilio è stato molto importante. Lui mi ha dato fiducia fin da subito e con lui ho fatto un lavoro duro. È un allenatore che richiede tanta attenzione, crede nel lavoro quotidiano in palestra alla ricerca di migliorare ogni minimo dettaglio. Non è stato sempre facile cercare di avere questa applicazione sia fisica che mentale ogni giorno, ma penso che questo mi abbia aiutato. In tre anni e mezzo penso che lui abbia aiutato me, ma anche io abbia aiutato lui, soprattutto all’interno dello spogliatoio ad inizio anno quando si creava la nuova squadra. Ho introdotto i compagni allo stile di allenamento e di gioco richiesto dal coach. È stata una collaborazione intensa, però riguarda il passato ed ora dobbiamo guardare al futuro”.
Non sarà solo Caja l’ex del match ma ci sarà anche Strautins. Che giocatore ti aspetti di incontrare da avversario?
“Arturs ha grandi potenzialità. Lo scorso anno è stato a volte di più altre meno positivo, come tutti. Ricordo la gara interna con Cremona dove fu decisivo con quel suo canestro che alla fine della stagione fu determinante per la salvezza. E’ un giocatore potente sia fisicamente che tecnicamente, con cui ho un ottimo rapporto. Gli auguro, a parte domenica, tutto il meglio”.
Cosa dovete fare per mettere in difficoltà una squadra completa e lunga come la Reggiana?
“Sono una squadra molto lunga, hanno tanti giocatori con un ruolo ben chiaro nel gruppo. Noi dovremo essere bravi a mettere tanta fisicità ed energia ed essere fin da subito presenti nella partita. Dovremo attaccare passandoci la palla, condividendo molto le azioni offensive ed avendo pazienza nel cercare il momento giusto per colpire, anche con interpreti diversi”.
Visto che tu conosci molto bene i dettami tattici di Caja, darai qualche consiglio a Vertemati su come affrontarlo? Dove si batte la difesa di Reggio secondo te?
“Il coach non ha bisogno dei miei consigli. Sicuramente loro faranno una difesa molto solida ed organizzata, impensabile da battere nell’uno contro uno immediato. Bisognerà cercare di trovare il vantaggio giusto con pazienza, passandoci molto la palla”.
Alessandro Burin