Allo “Speroni” riciccia un altro ex in panca. Dopo Javorcic, Beppe Scienza. Alla prima stagione alla Pro Vercelli dopo aver chiuso (con promozione) la carriera da giocatore a Busto (01/02) e aver aperto sempre in via Cà Bianca quella da allenatore (delle giovanili). Insomma, tema tecnico sempre caldissimo per l’inseguimento della Pro Patria al quinto risultato utile (domani ore 17.30). Di fronte una delle hit del Girone. Tornata giovedì al successo dopo 5 turni estranei ai 3 punti. In cartellone una certezza del campionato opposta ad una squadra in evidente (e palpabile) crescita. Banale. Ma è così.       

Che ve lo dico a fare!? Tre gare in 8 giorni. Presupposto dell’incipit del ragionamento di Luca Prina: “La terza è sempre la più difficile, la più pericolosa. Soprattutto con una squadra come la nostra formata da molti giovani. Cerchiamo di distribuire le forze durante la settimana. Anche se non è facile. La Pro Vercelli è forse la squadra del Girone con più giocatori in grado di cambiare la partita con un episodio. Penso a Comi ad esempio. Tornando a noi, qualche risultato positivo non può essere un punto di arrivo ma di partenza. Da Legnago ho tratto indicazioni confortanti sia sul piano caratteriale che su quello tecnico. Le due cose poi vanno spesso a braccetto. Dobbiamo lavorare su quel blackout di 15’. La parte più stimolante del mio lavoro è sapere che ci sono grandi margini di crescita. Sto studiando la squadra e stiamo lavorando. Forse un lavoro più lungo di quanto pensassi. Ma non è il momento dei giudizi. Il bello del calcio è poter confrontare tanti punti di vista con il gruppo di lavoro”.                      

Dentro e fuori. Necessità di misurare le energie testimoniata dal fronte undici, dove il Biellese 2 cambia 6 interpreti rispetto a Legnago e arretra Colombo in linea dietro. Almeno questo ha detto la seduta della vigilia. Ma occhio alla pretattica. Nello specifico, 3-5-2 (sistema di gioco omologo a quello piemontese) con Caprile in porta; Colombo, Boffelli e Saporetti in difesa; Pierozzi, Ghioldi, Bertoni, Ferri e Pizzul in mediana; Parker e Piu in attacco. Centrocampo quindi nuovamente rivisitato anche a causa dell’assortimento degli under. Fronte offensivo a discreto tonnellaggio. Sempre out Lombardoni, Castelli e Vaghi.               

Giovanni Castiglioni  

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