Kell 5: Non basta solo il fatturato offensivo che lo porta in doppia cifra per raggiungere la sufficienza. Cerca come può di far valere la sua fisicità in difesa contro Thompson e Crawford riuscendoci ben poche volte. Lascia perplessi come in fase offensiva spesso e volentieri lasci la scena a De Nicolao o Gentile, finendo a fare più la guardia che il regista di una nave che sta imbarcando acqua pesantemente.
Gentile 5: Quanto meno ci prova in tutti i modi, è il leader caratteriale di un gruppo ad oggi senza identità. E’ vero che si prende tanti tiri e molti li sbaglia perché marcato o fuori ritmo, ma la squadra si affida a lui quasi ad ogni azione come un navigatore cerca la stella polare per seguire una luce sempre più fioca. Spende tanto in difesa in marcatura su Olisevicius prima e su Strautins poi, pagando la stanchezza in termini di lucidità al tiro.
Amato 5: Non si può certo pensare che sia lui a tirare fuori la squadra dai grossi problemi in cui si ritrova. In quei minuti che Vertemati gli concede sul parquet cerca sempre di dare una mano come può, non forzando mai la giocata. Purtroppo finisce in netta difficoltà contro Crawford e Cinciarini che appaiono di un altro livello.
Sorokas 5: Mostra tutti i suoi limiti fisici e caratteriali in una gara che si gioca molto sull’intensità e sulla capacità di mettere fisico e muscoli, qualità che non sono certo le predilette di un Paulius apparso per la prima volta completamente fuori giri, in una partita dove nemmeno la sua intelligenza tattica lo salva dalla mattanza che mette in campo Reggio Emilia.
De Nicolao 5.5: Appare sempre più tonico fisicamente quantomeno. Prova mettere intensità e ritmo in una difesa, quella biancorossa, che balla come non mai. Rispetto alle prime uscite di inizio stagione si prende maggiori iniziative offensive che infatti gli fanno segnare la sua miglior prestazione a livello di punti in stagione.
Wilson 4.5: La sua serata inizia bene con una gran tripla. Il problema è che poi il suo fatturato offensivo finisce lì nonostante si prenda diversi tiri dal campo ed anche in buon ritmo. Un bottino, 3 punti, troppo magro per quello che dovrebbe essere il vero tiratore della squadra. In difesa perde sensibilmente l’uno contro uno con gli esterni reggiani, pagando anche il continuo mismatch sotto canestro che si viene a creare. Appare completamente fuori contesto.
Egbunu 5: Se anche lui molla la presa per Varese è proprio la fine. Vive una serata da incubo in attacco, dove riceve pochissime palle giocabili e la maggior parte dei punti che realizza sono tutti dalla lunetta, su falli che si conquista da solo con giocate di voglia e carattere. Sempre in fase offensiva paga molto il continuo raddoppio sistematico ai suoi danni e la concentrazione difensiva di Reggio a chiudere l’area. A rimbalzo fornisce la peggior prestazione stagionale, pagando la fisicità della Reggiana sotto il ferro che tra Hopkins e Olisevicus lo riesce a tagliare fuori spesso e volentieri. In difesa non riesce a reggere il cambio sistematico tra esterno e lungo che lo porta a difendere lontano dalla sua zona di competenza.
Ferrero 5: Il capitano questa volta, così come a Cremona, non riesce ad incidere pagando l’atletismo e la maggior freschezza fisica di Strautins Johnson e Baldi Rossi.
Jones 5: E’ il cugino lontano di quello di inizio stagione. Aumenta il proprio bottino di punti solo quando ormai la partita è finita sul +30 reggiano. Confusionario in difesa, dove finisce anche lui nella totale mancanza di organizzazione difensiva di squadra, in attacco troppo spesso si fa trovare troppo frenetico palla in mano, oltre al fatto che non riesce più a far valere quella forza fisica che lo aveva fatto risaltare nel precampionato biancorosso.
Alessandro Burin