La sconfitta subita dalla Openjobmetis Varese in casa di Treviso per 96-78 ha lasciato sensazioni in parte differenti rispetto a quanto visto contro Reggio Emilia e Cremona, anche se lontane dall’essere sufficienti per poter uscire da un momento di crisi e difficoltà che tocca tutti i livelli: da quello puramente degli infortuni e dei contagi da covid-19, a quello tecnico e tattico su alcuni giocatori che continuano ad apparire un equivoco.

Nonostante la reazione quanto meno mentale e di voglia di una squadra che è riuscita a dare filo da torcere per diversi minuti alla Nutribullet, considerate anche le molte assenze, la tifoseria biancorossa non è ancora soddisfatta di quanto sta vedendo, come dimostrano i commenti social del post partita, a cominciare da quello di Gianluca Maria Lanza: “Quando vedi che il migliore è Sorokas, allora significa che siamo messi peggio di quanto si possa immaginare!! Perché ridurre Varese così….rispetto per la maglia e per i tifosi”, seguito a ruota da Luca Lezzeni: “Difesa preoccupantemente troppo aperta, troppo soffice. Il commentatore ha usato la metafora “coltello nel burro” troppe volte. Questa squadra pecca prima di tutto nei fondamentali ed è questo che sinceramente mi preoccupa più che la posizione in classifica o la serie di risultati”, da Walter Zavatti: “Altra scoppola non si può giocare bene solo un quarto, difesa inesistente, fisicamente siamo molli non teniamo più di un quarto se non si difende non si va da nessuna parte. Male quest’anno se non si ricorre ai ripari si mette male, spiace ma il campo dice questo. Non salvo nessuno” e da Ste Soriano: “Altra scoppola anche stasera. Ormai la stagione è compromessa”.

Il malcontento dei tifosi biancorossi è dilagante ed inizia a sentirsi pesante una sorta di rassegnazione da parte di alcuni di loro, come dice Vito Domenico Bruno: “Sarebbe meglio direttamente non giocare. Perdere di venti ad ogni partita non ha alcun senso”, oppure Tomas Cecchini: “Che agonia”, così come Stefano Sottil: “Un calvario” ed Emanuel Giovanni Stilo: “Mai una gioia!”.

In tutto questo, l’obiettivo della critica dei supporters biancorossi è fissato sui giocatori, in particolare gli americani e Kell su tutti, considerati inadatti per Varese e per il campionato italiano. Giorgio Gusella: “Finché c’è stata benzina la squadra si è impegnata ed è un un segnale positivo. Di più oggi non si poteva pretendere. Ma Kell è un oggetto misterioso”, Lele Ferrari: “Sentire il cronista che parla dell’assenza anche di Wilson come scusante fa veramente ridere, assieme a lui spediamo anche Kell e Jones. Tre scappati di casa che col basket centrano poco”, Maurizio Jeropoli: “Così messi difficile fare di più magari se Kell giocasse con noi!! Forza Varese sempre”, Mau Ro Benini Pinna: “Ci siamo sciolti come neve al sole. Abbiamo pagato la panchina corta, ma se il budget lo permette bisogna cambiare Kell e Wilson” e Damiano Calò: “Purtroppo le difficoltà per noi sono tante. Male la difesa e Kell. Forza Varese”.

Una situazione molto complicata per una Openjobmetis che comunque qualche segnale di risveglio lo ha dato, come mettono in evidenza Luca Azzarello: “Senza centro, senza guardia e senza play (anche se presenti, sono assenti) abbiamo espresso il miglior gioco di queste prime 5 partite. Abbiamo difeso come si difendeva con Caja, esponendoci al tiro da 3, ma abbiamo difeso. Spero il sig. Vertemati abbia visto la partita e capisca che questo è l’unico modo per non prendere 40 punti da tutti”, Luca Ratti: “Questa partita non conta data l’emergenza che ci ha costretto a rotazioni ridotte all’osso. L’atteggiamento di stasera dei primi tre quarti è quello giusto. Con il roster completo e con questo atteggiamento dovremmo poter vincere qualche partita. Ma sicuramente Wilson deve essere sostituito e purtroppo anche il Kell delle partite dopo Milano mi fa preoccupare e non poco!” e Manuel Bogni: “Ho visto una squadra viva, purtroppo manca un vero leader, manca Kell che sembra in campo per caso (tornerà in sé?), poi sicuramente servirebbe un innesto, ma non uno a caso, purtroppo cerchiamo sempre delle scommesse, le squadre a volte vanno imbottite di usati sicuri (vedi Tortona) o Pesaro lo scorso anno, certo che gli usati sicuri magari costano qualcosa in più ma il risultato è evidente”.

Alessandro Burin

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