Se domani nel recupero della 5^ il SudTirol dovesse mantenere anche nei secondi 45’ il risultato fatturato all’intervallo (0-1 a Legnago nella sfida interrotta il 26 settembre per impraticabilità di campo), la corsa alla Serie B potrebbe prendere una piega piuttosto chiara.
I Rot-Weiß di Ivan Javorcic salirebbero infatti a +6 sulle seconde FeralpiSalò e Padova marcando nel Girone A un solco superiore alle 3 lunghezze che separano nel B la Reggiana dal Cesena e le 4 che nel C dividono il Bari dalle 3 alle sue spalle. Presto per ipotecare il futuro. Ma i valori sembrano comunque orientati. Discorso analogo anche in coda dove la Pro Patria ha bucato nei minuti finali delle ultime 2 giornate la possibilità di issarsi in una confortevole 9^ moneta a +5 sui playout. Il margine sugli spareggi è di soli 2 punti e l’oroscopo immediato contempla parecchi brividi. A partire dalla trasferta di domenica con il Renate (ore 14.30, stadio “Città di Meda”). Serviranno nervi saldi e prestazione di spessore. Possibilmente per tutti i 90’.

La capolista se ne va. Come si dice “la capolista se ne va” in tedesco? Qualcosa del tipo “die Führer gehen weg”…vabbeh, pattiniamo via. Il senso è che il SudTirol ha sulla racchetta il punto della fuga. Battendo il Legnago nel recupero, s’intende (domani ore 15, stadio “Sandrini”). Gli altoatesini hanno incassato un solo gol, non ne subiscono da 968’ (in realtà, 1.013’ al lordo del primo tempo con i veneti di Colella), e ogni singola rete realizzata ha pagato il doppio in dividendi (30 punti con 15 segnature). Miglior ratio della categoria. Sensibilmente superiore all’1.75 del Cesena (28 punti con 16 gol). Unico potenziale asterisco a detrimento della leadership della banda dello spalatino la residua strenght of schedule a chiudere l’andata. I Südtiroler devono ancora incrociare Seregno, FeralpiSalò, Lecco, Fiorenzuola, Padova e Triestina. Cioè, seconda e terza, 3 delle prime 6, 4 delle prime 9 e 6 delle prime 12. Avversarie con una media punti di 20. Il Padova è atteso da una media di 18.5, la Feralpisalò di 19, il Renate solo di 15.5.  

In Meda stat virtus. Storia degli incroci con il Renate breve ma intensa: 14 precedenti (il primo solo 10 anni fa in Coppa Italia), con prevalenza nerazzurra (2 vittorie tigrotte, 6 brianzole e 5 pari, più l’1-1 di Coppa del 2010). La Pro Patria non vince da quasi 9 anni. Con la curiosità di Serafini autore di 5 delle 12 reti bustocche alle pantere.
L’anno passato a Meda 1-0 firmato su rigore da Galuppini dopo l’errore sempre dagli undici metri di Bertoni. Confronto di campionato anticipato dal ruvidissimo test estivo del 13 agosto (2-2 firmato doppio Castelli, il solito Galuppini su rigore e Maistrello).   

3 settembre 2010  Pro Patria – Renate  1-1  (Mazzini, MarchettiCoppa Italia
31 ottobre 2010  Pro Patria – Renate  1-0  (Ripa)
20 marzo 2011  Renate – Pro Patria  2-1  (Mazzini, Gavazzi, Nossa)
11 settembre 2011  Renate – Pro Patria  0-0
15 gennaio 2012  Pro Patria – Renate  0-2  (Mazzini, Mantovani)
25 novembre 2012  Pro Patria – Renate  4-1  (3 Serafini, Adobati, Giannone)
14 aprile 2013  Renate – Pro Patria  3-1  (Brighenti, Bruccini, Gaeta, Malivojevic)
6 dicembre 2014  Pro Patria – Renate  1-1  (Serafini, Muchetti)
19 aprile 2015  Renate – Pro Patria  1-1  (Malgrati, Serafini)
10 gennaio 2016  Pro Patria – Renate  0-1  (Florian) 
8 maggio 2016  Renate – Pro Patria  3-1  (Napoli, Teso, Santana, Ekuban)
1 dicembre 2019  Renate – Pro Patria  1-1  (Kabashi, Molinari)
18 ottobre 2020  Renate – Pro Patria  1-0  (Galuppini rig.)                                   
14 febbraio 2021  Pro Patria – Renate  0-0

Il Galuppini mandato qui dal droghiere a incassare i sospesi. Leggerissima parafrasi cinéphile dell’immortale Marlon Brando di Apocalypse Now. Per dirla tutta, il Galuppini in questione (Francesco, numero 14 del Renate), di sospesi in giro non ne lascia per nulla. Pichici con 12 reti (una ogni 94’ giocati) accompagnate da 5 assist. Il bresciano è responsabile di 17 dei 26 punti della formazione di Cevoli. Poco più del 65%. Nessuno in C incide quanto lui. 

Anche i Zironelli nel loro piccolo si in#######. “Star zitti non paga, adesso sta diventando pesante e mi sono un po’ rotto i c……”. Vediamo se indovinate. Parola di 8 lettere che comincia per c e finisce per…Ok, il cruciverba bluceleste non è esattamente un Bartezzaghi e la soluzione è presto fatta. Dopo l’1-0 subito ad Alessandria dal suo Lecco contro la Juventus U23, l’ex di giornata Mauro Zironelli ha sfondato gli argini dialettici mettendo nel mirino la direzione di Alberto Ruben Arena (e del suo primo assistente Matteo Pressato). Rigore negato e gol annullato per determinare la terza sconfitta nelle ultime 4 per i lariani che non vincono dal 3-2 del 9 ottobre con l’allora numero uno Padova. A dispetto della rella, la panchina del thienese non sarebbe in (immediato) pericolo. Ma (è noto), Di Nunno è patron alieno agli standard. Sinistri scricchiolii invece per Oscar Brevi che ha visto la Giana perire di Zona Cesarini (1-0 a Salò al 97’) dopo aver ferito 7 giorni prima la Pro Patria in analogo contesto cronometrico. Sul cubo del cambio pronto a raccogliere il testimone (pare) Alessio Tacchinardi.   

Squid Game alla brianzola. Meno male che il Seregno c’è. Quantomeno per il Giudice Sportivo Stefano Palazzi che si ritrova la pratica degli azzurri ogni lunedì puntualmente sulla sua scrivania. Il successo 2-1 a Legnago (sfangato con 8 giocatori superstiti in campo) è costato infatti un turno per il vice di Mariani Roberto Cau, 2 e 500 euro di ammenda per l’assistente Sabino Oliva, 3 giornate per il centrocampista Federico Gentile, 2 per l’attaccante Filippo D’Andrea e una per l’altra punta Andrea Cocco. E domenica c’è il SudTirol al “Ferruccio”. Il sabato successivo, la Pro Patria allo “Speroni”. Dove quindi mancheranno sicuramente Gentile e D’Andrea.

Squid Game alla brianzola. Meno male che il Seregno c’è. Quantomeno per il Giudice Sportivo Stefano Palazzi che si ritrova la pratica degli azzurri ogni lunedì puntualmente sulla sua scrivania. Il successo 2-1 a Legnago (sfangato con 8 giocatori superstiti in campo) è costato infatti un turno per il vice di Mariani Roberto Cau, 2 e 500 euro di ammenda per l’assistente Sabino Oliva, 3 giornate per il centrocampista Federico Gentile, 2 per l’attaccante Filippo D’Andrea e una per l’altra punta Andrea Cocco. E domenica c’è il SudTirol al “Ferruccio”. Il sabato successivo, la Pro Patria allo “Speroni”. Dove quindi mancheranno sicuramente Gentile e D’Andrea.

Stai Seregno. Sempre a proposito del club brianzolo, da ieri il vertice non è più rappresentato dal dimissionario presidente Davide Erba: “Non mi riconosco in questo sistema e non posso stare zitto. Per le mie critiche in queste settimane, mi sono stati chiesti 36mila euro di multa, quando il record precedente apparteneva a Claudio Lotito ed era di 30mila euro. Adesso, non essendo più tesserato, potrò continuare a parlare, ma senza più vedermi costretto a mettere mano al portafoglio. In questi pochi mesi in Lega Pro, ho ravvisato tante cose che non vanno in termini di bilancio, come un contratto televisivo che prevede i costi di produzione a carico delle società e con una commissione di 400mila euro. La verità è che i dirigenti federali sono dei politicanti, ai quali piace dividere i presidenti, per governare meglio. Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, dopo l’annuncio che avrei venduto la società, ha dichiarato che mi avrebbe chiamato, per convincermi a ripensarci. Ma non l’ha mai fatto”. Consueta pietra dello scandalo (ça va sans dire) gli arbitraggi: “Ho perso il conto dei rigori che non ci hanno fischiato a favore e di quelli che ci hanno fischiato contro. Tra ieri ed oggi ho letto alcuni resoconti della gara di Legnago che mi hanno lasciato perplesso. Siamo stati dipinti come attori e ci hanno accusati di picchiare troppo in campo, ma nessuno dei nostri avversari ha riportato infortuni. Poi magari alla fine c’è stata un po’ di lentezza nel riprendere il gioco, ma in otto eravamo comprensibilmente stanchi…”. Cessione imminente? Sì, grazie. A quanto pare: “Ci sono cinque proposte e le sto vagliando, nell’ottica di scegliere il meglio per il Seregno”.                           

La lontananza sai è come il vento. Estratti gli accoppiamenti per i quarti di Coppa Italia (gara secca) in programma il 24 novembre. Chilometraggio irrispettoso con in testa i 1.170 km (945 in linea d’aria) che separano Gorgonzola da Catanzaro. Per una sfida (quella con l’AlbinoLeffe) riedizione degli ultimi playoff. Nessun incrocio pari girone. Semifinali 15 dicembre e 19 gennaio, finali 2 marzo e 5 aprile.     

Fidelis Andria – Piacenza
Teramo – Südtirol
Padova – Viterbese
Albinoleffe – Catanzaro       

Giovanni Castiglioni

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