Patrizia Testa cede la presidenza della Pro Patria. Notizia sillogica legata al profilo di incompatibilità tra il ruolo di amministratore unico del club di via Cà Bianca e quello di consigliere comunale a Palazzo Gilardoni. Due cariche che la prima assise consiliare del secondo quinquennio amministrativo targato Antonelli ha ieri sera votato come inconciliabili alla luce della contestazione opposta dal Segretario Comunale D’Apolito. Conseguenza della convenzione tra società biancoblu e Comune di Busto Arsizio riguardo alla gestione dello stadio “Speroni”.

Per rispetto delle 309 preferenze ricevute alle ultime elezioni, la quasi ex numero uno tigrotta opterà quindi per la carica amministrativa. Scelta che giocoforza era già stata messa nel conto delle ipotesi. E che non attiene chiaramente la proprietà del club. Sul piatto (per inciso) dovrebbe esserci anche il board esecutivo di Lega Pro dove la Testa è consigliere. Una carica (va da sé), prestigiosa, strategica e ottenuta in virtù della esemplare gestione societaria dell’ultimo lustro.  

Chi sarà il (o la) prossimo/a presidente della Pro è materia svelata entro 10 giorni. Tutto porta verso la continuità di genere con un’altra figura femminile. Sarà necessariamente una di famiglia? Non è detto. To be continued…           

Giovanni Castiglioni

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