Dopo nove giornate di campionato, il Laveno Mombello si trova al secondo posto in classifica. E’ una squadra che gioca un ottimo calcio e che, finora, sta ampiamente dimostrando di essere una seria pretendente al passaggio in Prima Categoria. Il perno centrale della squadra allenata da Bongiolatti è Alessio Roncari. Il numero 7, che può vantare la militanza in squadre come Genoa e Varese, sforna sempre ottime prestazioni, riesce a dare equilibrio e non ha di certo paura quando la palla inizia a scottare. Contro la Cuassese, spinto dall’enorme numero di spettatori, il Laveno ha dimostrato di avere grandi qualità e sembra che la sfida a due con il Lonate sia destinata a durare fino alla fine del campionato. 

Con la Cuassese avete ottenuto 3 punti importanti contro una rivale diretta; quanto contano vittorie come queste?
“Questi successi fanno benissimo al morale. Il campionato è ancora lungo, quindi non si può ancora parlare di partite fondamentali, ma contro queste squadre i punti valgono doppio. Prestazioni del genere, oltre ad avere un grande peso specifico ai fini della classifica, possono dare grande fiducia alla squadra”.

Nonostante la pessima tenuta del campo, avete disputato una delle migliori partite in stagione; quanto è stato difficile giocare in queste condizioni?
“Durante il primo tempo il campo ha retto e siamo riusciti, nonostante le difficoltà, a esprimere un ottimo calcio. Nella ripresa è stato quasi impossibile giocare: è stata una vera e propria battaglia. Riuscire ad esprimerci come avremmo voluto anche in queste condizioni ha dimostrato ancora una volta quanto valiamo e penso possa essere una spinta ulteriore per continuare a giocare così”.

Contro la Cuassese avete avuto un grandissimo supporto dai vostri tifosi; quanto è importante sentire il calore dagli spalti, soprattutto in partite così importanti?
“In queste categorie non è scontato che ci siano così tante persone a vederti. Ci aiuta e ci piace avere un così grande supporto dagli spalti. Assicuro che dal campo i tifosi si sentivano e questo può giocare a nostro favore; spero che continuino a venire a vedere le partite per darci il loro sostegno fino alla fine”.

Da qui alla fine del campionato ci sarà un testa a testa tra voi e il Lonate o ci saranno altre squadre pronte ad impensierirvi?
“Alla prima giornata abbiamo affrontato il Lonate in una bellissima sfida molto combattuta: penso siano un gradino sopra rispetto alle altre “big”. Da qui fino alla fine potrebbe essere una corsa a due, ma non sottovaluteremo le altre squadre. Ora che la classifica si sta assestando, penso che chiunque ci affronterà darà il 110% per provare a impensierirci. Sarà molto dura ma daremo il massimo in ogni partita”.

Arrivati quasi al giro di boa gli obiettivi stagionali sono cambiati dall’inizio della stagione?
“Fin dall’inizio della stagione l’obiettivo è sempre stato la vittoria del campionato e penso che il cammino svolto finora abbia dimostrato che possiamo giocarcela fino alla fine. Se non dovesse arrivare, i playoff sarebbero comunque un ottimo risultato perchè ci permetterebbero ugualmente di avere la possibilità di passare di categoria”. 

Il cammino fino a qui è stato quasi perfetto; ci sono degli aspetti in cui potete ancora migliorare?
“Possiamo migliorare ancora, questo è certo. Ogni tanto sbagliamo l’approccio alla gara. Contro il Ceresium, ad esempio, nell’unica sconfitta stagionale, abbiamo probabilmente preso sottogamba la partita e non siamo più riusciti a cambiare il corso del match. Inoltre, quando siamo in vantaggio dobbiamo e possiamo gestire meglio il risultato; invece di continuare a esprimere il nostro gioco, abbassiamo troppo i ritmi rischiando di subire gol. Se non si chiudono prima le partite, c’è sempre la possibilità di perdere punti e non possiamo permettercelo”.

In carriera hai giocato in altre squadre?
“Ho giocato nel Varese durante tutto il percorso delle giovanili, fino alla Primavera. Con questa maglia ho avuto la fortuna di partecipare a un’edizione del torneo di Viareggio. Successivamente mi ha acquistato il Genoa, ma per problemi di contratto ho svolto solo la preparazione atletica e poi sono stato mandato in prestito in Serie D all’Inveruno; poi sono dovuto stare fermo 8 mesi per un infortunio. Purtroppo i problemi contrattuali mi hanno fatto capire che il mondo in cui ero arrivato non era quello che sognavo da bambino, quindi ho deciso di scendere di categoria prima nell’Ispra e poi nella Calcinatese in Promozione. Ora è da tre anni che sono al Laveno e sono felice della scelta che ho fatto”.

Settimana prossima affronterete il Buguggiate che, sulla carta, è alla vostra portata; come arrivate alla prossima partita?
“Dobbiamo giocare tutte le partite con lo stesso approccio e la stessa qualità visti contro la Cuassese. Nella prossima partita viaggeremo sulle ali dell’entusiasmo ma la mia esperienza mi ha insegnato che in queste categorie si può vincere e perdere contro chiunque: non sottovaluteremo certamente l’impegno e daremo il massimo per continuare a vincere”.

Giovanni Enrico Civelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui