Una vita da mediano, come direbbe Luciano Ligabue. Giorgio Perego arriva a Castellanza nel 2019 e, nel corso delle stagioni, il giovane mediano 2001 è riuscito a conquistarsi un posto da titolare praticamente inamovibile. Perego, prima dell’approdo a Castellanza, ha giocato in Svizzera, nei settori giovanili di Mendrisio e Lugano.
Da tre anni vesti neroverde, come ti trovi alla Castellanzese?
“Dopo tre stagioni a Castellanza continuo a trovarmi bene. Quest’estate, dopo la splendida annata dello scorso anno, c’è stata l’opportunità di intraprendere nuove avventure, ma il direttore, il presidente e la Castellanzese tutta mi hanno voluto fortemente e ho subito deciso di restare. Castellanza è un ambiente che ti dà tutto: strutture, attrezzature e figure professionali per lavorare al meglio; è una società che davvero non ci fa mancare nulla”.
Come hai vissuto e cosa ha significato il rinnovo di quest’anno?
“Fiducia, da parte della società e nel progetto; questa fiducia, nonostante l’inizio del campionato, non si è assolutamente andata a perdere, anzi, è soltanto cresciuta”.
Giovane sì, ma ormai titolare inamovibile dalla mediana. Cosa significa per te?
“Mi chiamano anche il capitano dei giovani e mi piace questo compito di intermediario fra giovani e giocatori di esperienza. Mi interfaccio tanto con i 2002 e 2003 che sono stati fermi molto a causa del covid, è bello dare consigli e perché no anche riceverne. C’è un grande rispetto in squadra, ho tanti compagni da cui imparare, sia vecchi che giovani”.
Cosa ne pensi di questa stagione e della rosa neroverde? L’inizio non è stato dei migliori…
“L’inizio è stato difficile, so perfettamente che il direttore crea sempre squadre competitive che in avvio vengono messe in discussione, ma la squadra c’è ed è formata da giocatori di qualità. Nei primi tempi c’è bisogno di conoscersi e di capirci in campo e fuori”.
Dopo la gara di Casatenovo sono arrivate prestazioni importanti, pensi che quella con il Legnano possa essere la svolta?
“Secondo me quando perdi cambia sempre qualcosa, è bello abituarsi a non perdere e quindi, dopo la gara con il Legnano, abbiamo già voglia di riscattarci e ripartire. Non deve mancare grinta e voglia di ripartire: abbiamo tanti scontri diretti, anche se è prematuro chiamarli così a novembre, ma la classifica è quella e dobbiamo risalire la china”.
Ora arriva il Crema, una squadra che non si conosce benissimo.
“E’ la classica partita da 6 punti che ci può ridare entusiasmo, sono sicuro che la prestazione ci sarà. Adesso però contano i punti e non dobbiamo nasconderci, domenica c’è solo un risultato per noi. Loro saranno agguerriti, visti anche gli ultimi risultati che hanno fatto, ma anche noi lo siamo, sono fiducioso”.
Martina Crosta