Dopo quattro giornate di campionato, il Rugby Varese sta attraversando un momento abbastanza complicato. Non tanto per i risultati ottenuti in campo, dove ha vinto una partita e perse tre, tutte contro squadre superiori sulla carta, ma più per gli infortuni ed un’attitudine al combattimento un po’ altalenante. Un esempio su tutti è dato dalla sconfitta di Lecco, dove i biancorossi sono stati passivi e mai pericolosi nell’arco di tutto l’incontro. Ovviamente la voglia di rimettersi in carreggiata è alta e qualche giocatore è stato fortunatamente recuperato per i prossimi impegni.
Il giovane Stefano Dal Sasso, tallonatore classe 1999, spiega le dinamiche del momento e fa il punto della situazione in casa Varese. Un Varese che ha tutti i mezzi a disposizione per tornare a far paura, ma che deve ancora lavorare tanto per arrivare alla sua miglior versione.

Come ti sei sentito quando il campionato è finalmente iniziato?
“È davvero un grande stimolo. Tornare a placcare, a giocare contro altri avversari ti dà una spinta in più, una carica enorme. L’anno e mezzo di inattività si sente, siamo ancora un po’ arrugginiti, dobbiamo ancora riabituarci al meglio al contatto totale, cosa che abbiamo un po’ subito in queste prime partite. Ma c’è tanta voglia di far bene e tornare a vincere. Ci mancava giocare la domenica, soprattutto sul nostro campo, al quale siamo affezionatissimi”.

Cos’hai visto di positivo in queste prime quattro gare?
“Sicuramente la vittoria contro Ivrea è stata una bella soddisfazione. Abbiamo mostrato carattere e portato a casa una partita che rischiava di diventare complicata. Di positivo si è visto il potenziale di questa squadra. Stiamo costruendo e stiamo cercando di comprendere meglio le indicazioni dei nostri allenatori. Ci sono tanti ragazzi giovani che hanno più o meno la mia età o più piccoli e abbiamo tanto da imparare e dimostrare. Possiamo dare e fare molto di più di quel che abbiamo mostrato fino ad ora, cosa che non abbiamo fatto soprattutto nelle ultime due prestazioni”.

Cosa invece finora è andato storto?
“Ho vissuto male le ultime due partite. In campo c’era troppo nervosismo e i tanti infortuni ci hanno condizionato. Credo che le nostre ultime due brutte prestazioni (Piacenza e Lecco, ndr) siano dovute ad una serie di fattori che, uniti, ci hanno portato a giocare male. È una questione di allenamento, se tanti si fanno male c’è meno presenza all’allenamento e alla fine ne risente il gioco collettivo della squadra. Nonostante il momento non semplice, la voglia c’è, siamo un bel gruppo, abbiamo anche dei veterani che vengono ad allenarsi con noi. Sono fiducioso”.

Domenica a Varese arriva Franciacorta, cosa ti spetti?
“Sono abbastanza pesanti, giocano molto con gli avanti. Noi abbiamo lavorato molto sulle mischie e sulle maul in settimana. Le maul le abbiamo subite fino ad ora, credo ci attaccheranno lì, ma ci siamo preparati”.

Stefano Sessarego

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