Siamo nella quarta ondata del coronavirus. Questo è un dato oggettivo ed inappellabile davanti ai numeri, drammatici, che l’Europa sta tornando a registrare nelle ultime settimane. La paura è di rivivere quei lunghi mesi bui di lockdown, restrizioni, coprifuoco che hanno caratterizzato la vita dell’umanità negli ultimi due anni.
L’Italia, però, in questa situazione d’emergenza, sta rispondendo molto meglio di altri stati dell’UE grazie all’alta percentuale di vaccinati all’interno dello stivale che sta permettendo in maniera notevole di attenuare la forza di questo ritorno del covid-19.
Si tratta tuttavia di un momento delicatissimo che richiede misure altrettanto serrate e ferrate per non dover interrompere nuovamente la vita e con essa il motore economico che piano piano si sta rimettendo in carreggiata.

Da questo e da altri motivi deriva la scelta del Governo di attuare nuove norme stringenti dal punto di vista del vaccino, unica arma ad oggi contro il virus. Dal 6 dicembre fino al 15 gennaio, infatti, entreranno in vigore le nuove norme sul “super green pass“, che tagliano da diverse attività chi non si è vaccinato.

Tra di esse rientra lo sport ed a maggior ragione quelle discipline che si svolgono in impianti al chiuso come basket e volley. Nel periodo indicato, per poter accedere a tali impianti, così come in quelli all’aperto, e partecipare agli eventi, sarà indispensabile essere stati vaccinati o guariti dal coronavirus e non basterà più un tampone negativo come lasciapassare per l’evento in zona bianca e gialla.

Oltre agli eventi sportivi, queste limitazioni varranno anche per quanto riguarda l’accesso a bar, ristoranti al chiuso, feste, discoteche e spettacoli.

Alessandro Burin

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