Less is more. Vecchio adagio del minimalismo architettonico che (per deformazione del concetto) alla Pro Patria si traduce nell’equazione: meno società = più squadra. Al diavolo la retorica, nell’attesa di scoprire come, se e quanto il Consorzio Sgai vorrà (o potrà) mettere mano ad un format che nell’ultimo lustro ha staccato cospicui dividendi tecnici, i biancoblu hanno capito che (sul campo) c’erano davvero poche verze da sfogliare. Il pareggio di Trieste (travestito da vittoria mancata), è figlio di un gruppo liberato (fino a quando?) da quelle ragnatele mentali (copyright di giusto 20 anni fa appartenente a Gianfranco Motta) che risultati, prestazioni e polpettone societario avevano tessuto nella psiche bustocca. La prova? Va da sé nei 90’ del “Rocco” ma, soprattutto, nelle parole della vigilia di Luca Prina. Un calcolato appello all’unità d’intenti destinato all’intero universo tigrotto (tifosi e stampa inclusi) che ci ha consegnato un Biellese 2 dalla leadership sinora inespressa (almeno pubblicamente). Insomma, il Prina maschio alfa no, non l’avevamo considerato. Sbagliando, chiaramente. Aspettando conferme già da sabato (alle 14.30 allo “Speroni” arriva il babau FeralpiSalò), sul piano nervoso la Pro Patria c’è. Su quello tecnico, sta invece tornando. Di questi tempi, non era davvero scontato. 

Sono 90’. Che faccio, lascio? Quarta stagione a Busto, 4 reti e 7 assist nelle prime 3 (6.635’ e 88 presenze in campionato, 77 da titolare), 2+2 in questa (1.270’ in 15 presenze, 14 dal 1’). Al di là della gemma con la Triestina, il peso specifico di Luca Bertoni nella dimensione tecnica biancoblu è fuori discussione. Con un dato a mettere d’accordo (statisticamente) tutti. Nel 2018/19 il vizzolese aveva disputato per intero solo il 33% delle gare (9 su 26) giocate da titolare, nel 2019/20 il 50% (12 su 24), l’anno passato il 70% (19 su 27), in questa stagione il 64% (9 su 14). Insostituibile. Nei numeri, prima ancora che nelle definizioni.

Non spingete, scappiamo anche noi. Nelle ultime 6 giornate a secco di vittorie (4 punti), solo 4 squadre hanno fatto peggio della Pro Patria. Due che la precedono (Pro Vercelli 2 punti, Lecco 1) e due che vengono a ruota (Legnago 3, Giana 2). Oggi i tigrotti sarebbero fuori dai playout solo in virtù della migliore differenza reti rispetto alla Pergolettese (peraltro ancora da incrociare alla 19^). 

Aspettami. Non vedi che ci sto provando. Domani alle 14.30 il recupero della 14^ tra Padova e Juventus U23. I Biancoscudati possono salire a meno 4 dal SudTirol cui hanno concesso 8 punti di miglior rendimento (15 contro 23) nelle ultime 9 giornate. Gli altoatesini che prima della mideason avranno Fiorenzuola, Padova, Fidelis Andria (andata in Puglia della semifinale di Coppa) e Triestina, sono reduci dallo 0-1 di Lecco (12^ vittoria, 8^ con un gol di scarto, 5^ per 1-0). Sempre invitti, per ogni gol segnato (21 in totale) gli javorciciani hanno capitalizzato 1.90 punti. Media icona dell’economia di scala dello spalatino solo avvicinata (si fa per dire) in C dal Cesena (1.52).                             

Salò o le 120 giornate di Sodoma. Tanto è passato dal 3-0 a tavolino con la FeralpiSalò (dopo lo 0-1 sul campo) del 21 agosto in Coppa Italia. Ok, i giorni sono solo 106 ma la tentazione pasoliniana era troppo forte. Da allora, gardesani dapprima con un avvio disfunzionale (una sola vittoria con 2 sconfitte nelle prime 4), full gas a seguire (12 giornate da imbattuta con 8 vittorie, 28 punti, 11 su 15 in trasferta, 5 clean sheet, 25 reti realizzate e più 17 di differenza reti). Al netto della partenza falsa, la formazione di Vecchi è (SudTirol a parte) il benchmark del Girone.

4-3-1-2 Stella. Facendo il verso alla bambola assassina di Squid Game. Allora, SudTirol? 4-3-1-2. Padova? 4-3-parliamone (ma insomma, siamo lì). FeralpiSalò? 4-3-1-2. Renate? Idem. Triestina? Prevalentemente, 4-3-1-2. La hit del momento è senza dubbio il sistema di gioco a rombo. Interpretato con le sfumature del caso dalle prime 5 del campionato. Per il momento, la Pro Patria è 2 pareggiate (SudTirol e Triestina) ed altrettante perse (Padova e Renate), soffrendo però davvero solo le mezzali (più ancora di Galuppini) dei nerazzurri brianzoli. Vedremo sabato contro i verdazzurri reduci dall’aver bullizzato impunemente la Pergolettese al “Turina” (6-0).

Garda come dondolo. Tra Pro Patria e FeralpiSalò tutto negli ultimi 11 anni: 11 precedenti, 6 in regular season, 2 nei playoff, 3 in Coppa Italia con 4 successi per parte e 3 pari. Una delle vittorie salodiane (l’ultima di agosto in Coppa) a tavolino causa Boffelli Gate. Migliori marcatori (uno per parte) Bracaletti e Serafini (entrambi a quota 4). Curiosamente nessuno ha ancora violato il campo avversario. Salvo ribaltone agostano di cui sopra.    

28 novembre 2010  Pro Patria – Feralpisalò  3-2  (Graziani, Bracaletti, 2 Ripa, Serafini)                                           
17 aprile 2011  FeralpiSalò – Pro Patria  2-1  (rig. Bracaletti, Meloni, Bruccini)
5 giugno 2011  Pro Patria – FeralpiSalò  1-1  (Benedetti, Bracaletti)  Playoff 
12 giugno 2011  FeralpiSalò – Pro Patria  2-1  (rig. Serafini, Bracaletti, Meloni)  Playoff
2 ottobre 2013  Pro Patria – FeralpiSalò  5-2  (Bruccini, Rovelli, Bruccini, Mella, rig. Giorno, Marsura, BrucciniCoppa Italia Lega Pro
8 dicembre 2013  FeralpiSalò – Pro Patria  1-1  (Miracoli, Calzi
13 aprile 2014  Pro Patria – FeralpiSalò  1-0  (Serafini)
30 novembre 2014  FeralpiSalò – Pro Patria  0-0
11 aprile 2015  Pro Patria – FeralpiSalò  1-0  (Serafini)
27 novembre 2019  FeralpiSalò – Pro Patria  3-2  (Parker, Magnino, Defendi, Scarsella, rig. Ceccarelli)  Coppa Italia Lega Pro
21 agosto 2021  FeralpiSalò – Pro Patria  3-0 tav.  (0-1 sul campo, StanzaniCoppa Italia Lega Pro   

Giovanni Castiglioni

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