Arriva il Natale e con esso le tante iniziative d’incontro e di collaborazione che nessuna festa come il Natale sa unire. Nel mondo Pallacanestro Varese se c’è un’associazione che si muove costantemente e che porta con sé tanto sviluppo e tantissime risorse per la società è il Trust dei tifosi biancorossi, Il Basket Siamo Noi, che oggi incontra l’Amministratore Delegato di Pallacanestro Varese Luis Scola per raccontargli e spiegargli qual è la filosofia quotidiana del trust e come si unisce con la Pallacanestro Varese.

Appartenenza, amore per il basket, amore per il territorio, senso civico, attenzione per il sociale, passione, partecipazione agli eventi, socializzazione, trasferte, arte, cultura, convenzione, questi sono i punti su cui si basa l’attività quotidiana del gruppo di tifosi biancorossi che con grandissima passione si prodiga per cercare di portare alto il nome della Pallacanestro Varese ed i suoi valori non solo sul campo ma anche fuori, a livello cittadino, divenendo un’associazione capace di coinvolgere la città al 100% e non solo la parte legata alla pallacanestro.

Ad aprire la serata non poteva che essere il presidente del Trust, Umberto Argieri: “Per noi questa è una serata importantissima. Ringrazio Toto Bulgheroni, socio fondatore dell’associazione, tutti gli associati, i nostri consiglieri e soprattutto Luis Scola. La sua presenza stasera è fondamentale, per farlo integrare sempre di più in quella che è la realtà della nostra associazione, per capire come noi intendiamo la pallacanestro e la Pallacanestro Varese. Siamo un gruppo di appassionati di basket, amiamo la Pallacanestro Varese, la sua storia e quotidianità. Abbiamo a cuore il suo futuro, che significa sostenibilità e stabilità economica, nonché ambizione sportiva, il tutto in una cornice di sviluppo sociale. Pensiamo che Scola possa essere la persona giusta al momento giusto per coniugare tutte queste caratteristiche insieme”.

Un incipit che poi non  altro che uno dei migliori assist che Scola abbia mai ricevuto, tra i mille e più che gli sono stati serviti in campo e che El General coglie al meglio: “La Pallacanestro Varese non è solo il campo, è città, è tutto. La Pallacanestro Varese non è di nessuno in particolare ma è di tutti, della città, dei tifosi. Questo è fondamentale. Voi siete un asset insostituibile della società. So che in questo momento è difficile vedere qualità positive, ma invece c’è tanto. Dobbiamo ripartire dalla storia della società che è unica, forse solo 5 altre società in Europa posso vantare i trofei che abbiamo noi. Con questo così come il posto invidiabile dove noi possiamo fare pallacanestro. E’ bellissimo vedere quanta sinergia ci sia tra i valori che vuole avere questo nuovo progetto in Pallacanestro Varese ed il trust”.

Un progetto che Scola illustra partendo da alcuni capi saldi fondamentali, quali lo sviluppo del settore giovanile: “Io penso che la crescita di Varese passerà dalla ricostruzione della sua base, dal settore giovanile. Il rapporto con Varese Academy è buono, loro hanno portato un modello di sviluppo importante ma per noi il settore giovanile è la base fondante, non possiamo pensare di viverlo come oggi collegato ad un organo terzo. Vedremo se ci sarà modo di collaborare ancora in una qualche maniera. Noi sappiamo che la vittoria della domenica è il fulcro centrale, ma la prima squadra è solo la punta della piramide, se concentri tutto lì ribalti la piramide e non va bene. Quando invece parti dalla base e costruisci giorno dopo giorno si può fare qualcosa di importante. So che ad oggi cambiare i risultati è difficile, ma nel medio lungo termine si può fare bene. Il Basket Siamo Noi è fondamentale per questo, per creare valore e crescere su tanti campi. Dobbiamo cercare di rivitalizzare il Fan Base della società che si è un po’ invecchiato oggi. Dobbiamo fare di più per cogliere l’attenzione dei ragazzi più giovani che non hanno vissuto la Varese vincente di un tempo, dobbiamo farli rinnamorare della Pallacanestro Varese e il passare nelle scuole è fondamentale in questo. L’80% del progetto è far rinnamorare la città della squadra. E’ un progetto lungo. Dobbiamo riuscire a costruire tutto questo mentre la prima squadra ottiene risultati accettabili con la storia della Pallacanestro Varese e questa sarà la vera sfida”.

Un Luis Scola molto chiaro che spiega la strada che perseguirà la società: “La logica europea è quella di puntare tutto sulla domenica, ma noi non possiamo ragionare così. Il trend di oggi lo si può invertire solo in un modo, mettendo subito sul piatto tantissimi soldi. Questa però è una scelta per noi non fattibile e che non possiamo perseguire. Trovare risorse economiche ogni anno senza creare quella base di cui parlavo porta magari a vincere subito ma non avere una base per il futuro. Se invece si parte a costruire dal basso, con un settore giovanile forte che può avere come modello ad esempio l’Atalanta nel calcio, porterà ad avere una propria stabilità, sostenibilità e crescita graduale che ci può aprire una strada vincente nuova. Non possiamo portare 5 milioni di euro qui a Varese in un attimo, ed anche se li portassimo non sarebbe la soluzione per creare un futuro solido e stabile della società. Non so dove possiamo arrivare e quando, ma l’obiettivo è quello di tornare ad essere competitivi in Italia ed in Europa. Nessuno è qui solo per conquistare la salvezza. Però ripeto, il progetto è lungo ed anche se si dovesse retrocedere il progetto non cambia, così come se andiamo ai playoff”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui