E’ una sala stampa amara quella del post partita tra Openjobmetis Varese e Ge.Vi. Napoli che fa registrare l’ennesima sconfitta dei biancorossi in questo campionato, per 89-98 dopo un tempo supplementare.
Ai ragazzi di coach Vertemati non basta una grande reazione nel secondo tempo della partita per portare a casa due punti che sarebbero stati d’oro per morale e classifica, ora sempre più buia.
Approccio sbagliato e troppi errori, soprattutto nei tiri liberi, che condannano una squadra forse ad oggi ancora troppo immatura, come dice lo stesso Vertemati in conferenza stampa: “Solitamente mi arrabbio per le cose che posso controllare, ed i tiri liberi non rientrano tra queste. Dovreste vedere quanti liberi tiriamo in allenamento. Oggi questo dato ci ha condannato così come quello dell’attacco in area con Napoli che è stata brava a chiudersi sui nostri pick’n’roll. Oggi in tante situazioni nel pitturato abbiamo fatto fatica, penso soprattutto a Jones”.
Una sconfitta che nasce da un bruttissimo primo tempo dei biancorossi, corretto in corsa a metà partita, nonostante l’espulsione di Gentile: “Nei primi due quarti siamo stati poco vicini ai loro play e abbiamo concesso troppi punti da pick’n’roll. Sono cose che abbiamo ripetuto mille volte, tant’è che nel secondo tempo abbiamo fatto ciò che dovevamo. E’ una questione di tensione e di capire il momento della partita. Forse anche d’esperienza. La chiave del rientro è stata la grande prestazione difensiva sulla palla di De Nicolao che ha trascinato Beane e Kell a fare le stesse cose a metà campo. Non ha cambiato nulla l’espulsione di Gentile. Abbiamo sbagliato troppi liberi, troppi canestri aperti, mentre loro sono stati bravi a fare canestri difficili. Loro nel supplementare han fatto solo tiri difficili e li han segnati. Onestamente bravi loro”.
Il problema di una squadra ancora troppo debole a livello psicologico e d’identità pare però netto e chiaro ad oggi, come sottolinea lo stesso Vertemati: “Chiaro che il primo tempo è stato fatto male, in difesa, senza correre, senza tensione emotiva. Le partite durano 40 minuti e van giocati tutti come gli ultimi 20 minuti. L’approccio alla partita lo si migliora vivendo situazioni che ad oggi ci mancano. A dicembre non sappiamo ancora quale sia il quintetto con cui si vince la partita, quello con cui si soffre di più, quello con cui si difende meglio o si attacca. Abbiamo buoni giocatori ma a livello di esperienza in Serie A no. Abbiamo un problema d’identità. Andiamo avanti così. Io sento di dover dare qualcosa tutti qua dentro. La mia responsabilità ed il mio impegno sono totali. Ho sentito anche io fischi e parole ma io devo andare avanti. Ora mi sento in difficoltà come tutta la squadra. Sto dando tutto quello che posso per me, per la squadra e la tifoseria. Non mi sento in difficoltà perché manca impegno. Sono amareggiato come tutti i giocatori . Io esco a testa alta perché mi sto spendendo al cento per cento come lo staff”.
Soddisfatto ma non a pieno Pino Sacripanti, coach di Napoli, che commenta così la gara: “Abbiamo dominato una partita che solo con la voglia di Varese abbiamo rischiato di perdere. Abbiamo dimostrato di non essere ancora maturi, tant’è che una partita così va chiusa sopra di 15-18 punti. Tanto hanno fatto bene gli ingressi dalla panchina nei primi due quarti, tanto male hanno fatto dopo. Abbiamo rischiato di rovinare una partita che stra meritavamo di vincere. Abbiamo avuto le percentuali dei nostri due playmaker bassissime e non ci capita spesso. Credo che ci potrà essere di grandissima lezione questa partita. Io ho uno staff meraviglioso che lavora tutta settimana per arrivare al meglio a livello tecnico tattico alla gara e la squadra deve saper poi portare questo sul parquet. Sono soddisfatto della partita di Lynch anche se può ancora migliorare. Abbiamo sbagliato l’approccio negli ultimi due quarti, Varese ha buttato il cuore oltre l’ostacolo e credo che Vertemati sia stato molto bravo ad un certo punto, mettendo pressione fissa sul nostro playmaker ed attaccando centralmente al ferro. Per noi è la quinta vittoria consecutiva che ci prendiamo ed è un grande salto verso le Final Eight”.
Alessandro Burin