Quasi 5000 minuti giocati, 110 partite, 215 reti segnate. Sono solo alcuni dei numeri del Girone A di Terza Categoria fino ad ora, ossia la metà di quello che sarà l’intero campionato. Quale momento migliore dunque per provare a tirare le somme per quanto riguarda le varie squadre, dando degli altri numeri, quelli del nostro pagellone.
Tra sorprese, delusioni e certezze, ecco di seguito i voti delle 11 squadre del girone.

DON BOSCO 9: 25 punti frutto di otto vittorie, un pareggio, ed una sola sconfitta arrivata alla seconda giornata con il Casbeno. Sono questi i numeri della capolista, a cui si aggiungono i 33 gol fatti che lo rendono il miglior attacco del girone. Merito soprattutto di due cannonieri come Tamborini e Cizzico, autori rispettivamente di 13 ed 11 gol, che stanno trascinando la formazione di Paracchini in un campionato giocato fin qui sopra ogni più rosea previsione. Se le aspettative ad inizio stagione erano infatti quelle di concludere la stagione tra le prime 5, ora come ora per questo Don Bosco è lecito sognare che la promozione in Seconda Categoria possa arrivare anche senza passare dai play-off.

FRANCE SPORT 8.5: secondo posto, a quota 22 punti, con una distanza di soli 3 punti dalla vetta ed un vantaggio di 7 punti sulla sesta in classifica. Numeri decisamente in linea per il campionato di vertice che la France Sport era chiamata a fare, inseguendo quella promozione in Seconda che negli ultimi anni è scivolata via sempre sul più bello. Quest’anno a Maccagno però sembra davvero che si voglia fare sul serio, con mister Franceschetti che ha trovato come forza trainante il collettivo: sono ben 12 infatti i giocatori andati a segno, più di ogni altra squadra, su cui spiccano certamente le 6 marcature di Cervaro, ma anche le 4 di Cennavo, Zanini e Morandi, oltre a quella più giovane di tutta la categoria, ossia quella del 2004 Affi Fella. Dati che dimostrano come la rosa a disposizione sia ampia e piena di risorse, una condizione che alla lunga potrà pagare.

BIANDRONNO 8: se non fosse stato per le ultime due giornate, in cui ha raccolto solamente un punto contro Ponte Tresa e Brebbia, per i gialloblu si parlerebbe ora di primato in classifica. Ad ogni modo, la prima parte di stagione della formazione di mister Zanzi è stata assolutamente sopra le righe, con la prima posizione occupata dalla settima giornata dopo la vittoria sul Casbeno, e abbandonata solamente a due giornate dal termine. Di certo per questa squadra ad inizio anno non si parlava di vittoria del campionato, ma le ottime qualità fatte vedere in questa prima parte di stagione non fanno ormai precludere più nulla. L’arma migliore? Decisamente una solidità difensiva senza pari. Con solamente 6 gol subiti infatti, il Biandronno è la miglior difesa di questa prima parte di stagione.

BREBBIA 7: la vittoria sul Biandronno all’ultima giornata ha reso ancora più dolce una prima parte di stagione che tutto sommato si può considerare in linea con le ambizioni play-off di questo Brebbia. 19 punti frutto di sei vittorie ed un pareggio sono un bottino decisamente niente male per Sottocorna e compagni, capaci oltre a quello del Biandronno, di conquistare anche lo scalpo della France Sport. Come detto, le individualità non mancano a questa squadra, a cominciare proprio da capitan Sottocorna, già a quota 4 gol, ma anche da Alessandro Borghese (4 gol anche per lui), e dai fratelli Bouraya (entrambi a quota 3 gol), rendendola una squadra fin qui decisamente ostica e completa.

PONTE TRESA 6.5: sembrava dover essere un campionato anonimo per questo Ponte Tresa almeno fino all’ottava giornata, quando la squadra di Pellegrino ha trovato la svolta della sua stagione nella vittoria per 4-2 sul Casbeno. Da lì sono arrivate tre vittorie consecutive, unite al pareggio con il Biandronno, che hanno portato i gialloblu a conquistare 10 punti in 4 giornate, e soprattutto l’ultima piazza utile per un posto ai play-off. Il voto è quindi una media tra una prima parte di stagione sottotono, ed una seconda in grande stile, dove tra l’altro, sono emerse le qualità di chi per classe e carisma sta trascinando questa squadra, ossia il classe ’93 Andrea Tafuri, capocannoniere della squadra a quota 8 gol.

CAESAR 6.5: zitto zitto questo Caesar, senza le pressioni addosso di dover raggiungere per forza le posizioni di testa, è lì a soli due punti dai play-off. Viene dunque naturale pensare che l’acquolina a Beltrami e compagni a questo punto della stagione venga per cercare di entrare nelle prime 5. D’altronde questo Caesar si è rivelata una squadra ostica per chiunque se in giornata. Chiedere per informazioni a Don Bosco, Casbeno e Brebbia, tutte fermate dalla squadra di mister Fusco, la quale, dati alla mano, ha dimostrato fin qui di essere più una squadra da trasferta. Sono infatti ben 10 i punti conquistati lontano dalle mura amiche, su 15 in totale. Un dato che se da un lato evidenzia l’ottimo rendimento esterno, dall’altro sottolinea come questa squadra debba necessariamente invertire il rendimento casalingo.

CASBENO 6: dopo aver cambiato molto quest’estate, si presenta con una partenza con il botto, fatta di 4 vittorie nelle prime 4 partite, seguita poi da un crollo verticale, con una sola vittoria in 6 partite. È stato quindi un Casbeno a due volti quello visto fin qui: bello, armonioso e concreto in una prima parte di stagione da 7 pieno; sottotono, impreciso, ed anche un po’ sfortunato nella seconda parte, che non può non essere insufficiente. Da qui il 6 di questo girone d’andata, che vede la formazione di Di Pasqua distante solamente due punti dai play-off, un obiettivo che rimane comunque alla portata. C’è solamente da capire che Casbeno si rivedrà alla ripresa di gennaio, se la prima versione vincente, o la seconda opaca.

CASPORT 6: è vero, l’obiettivo play-off era fin dall’inizio estremamente complicato, ma questo Casport, lottando e sgomitando è comunque lì, a soli 3 punti dal quinto posto, ed ha tutte le intenzioni di provarci. D’altronde la vittoria nell’ultima giornata con il Casbeno dimostra come la formazione di mister Boscaro abbia tutta l’intenzione di non mollare fino alla fine, con una rosa che fin qui ha visto ben 10 componenti trovare la via della rete, con il capocannoniere Fabio Cervaro (4 gol) primo di questa lista. Un aspetto da migliorare? Sicuramente il rendimento casalingo, che ha visto i biancorossi raccogliere solamente 4 punti in questo girone d’andata.

VIRTUS BISUSCHIO 5.5: non si chiedeva di certo un campionato di vertice a questa Virtus, tuttavia i soli 8 punti raccolti in questo girone d’andata sono un bottino fin troppo esiguo, con la distanza dal quinto posto che già a metà della stagione sembra fin troppo ampia per essere recuperata. Certo tra infortuni ed episodi sfavorevoli, non è mancato nulla ai gialloblu, che avevano iniziato anche bene la stagione, con 6 punti nelle prime 3 partite, salvo poi non riuscire a trovare quella quadra che potesse far mettere in cascina risultati. Le potenzialità per poter invertire questo trend ad ogni modo ci sono, puntando magari sul fattore casa, dove sono arrivati fin qui tutti gli 8 punti conquistati.

Fulcro Travedona-Pro Cittiglio

FULCRO TRAVEDONA 5: 9 sconfitte, 6 gol fatti e 36 subiti in sole 10 giornate giocate. Bastano i numeri a descrivere questa prima nera parte di stagione del Fulcro Travedona, capace di trovare la gioia dei tre punti solamente alla settima giornata, quando i gol di Ielpo e Pennini regalarono il 2-1 sulla Pro Cittiglio. Per il resto però, sono state solamente ombre, con anche alcuni passivi estremamente pesanti come il 7-1 contro il Ponte Tresa, il 5-0 contro la Virtus Bisuschio ed il 4-0 contro il Don Bosco. Nel girone di ritorno servirà necessariamente una svolta per evitare il peggioramento di questi numeri.

PRO CITTIGLIO 4.5: anche qui sono i numeri a raccontare questo girone d’andata: 10 sconfitte su 10, ben 56 gol subiti, solamente 6 fatti, e il non invidiabile record di terminare questa prima parte di stagione ancora a quota 0 punti. Certo la rosa estremamente giovane di questa Pro Cittiglio (l’età media della squadra è di 20,4 anni) non faceva immaginare ad un campionato con alte ambizioni, ma questa lunga striscia negativa non è sicuramente il risultato che speravano in via Giuseppe Garibaldi, dove ci sarà parecchio da lavorare se si vorrà invertire questo trend. 

Francesco Vasco

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