Quattro gol in campionato, contro Club Milano, Settimo Milanese e Ardor Lazzate (doppietta), e tre in Coppa Italia, contro Gavirate nella fase a gironi, Varesina agli ottavi e Mapello nella semifinale d’andata, per un totale di sette reti in metà stagione alla sua prima avventura in Eccellenza: questo il ricco bottino realizzato con la maglia della Sestese dalla giovane punta Simone Dellavedova. Cresciuto all’Accademia Inter, dopo le esperienze nella Berretti della Pro Patria e al Città di Varese in Serie D, il classe 2002 si è ritagliato uno spazio importante nell’attacco biancazzurro, mostrando sin dalle prime partite un’ottima intesa con i compagni.
Iniziamo con un bilancio: come valuti questa prima parte della stagione?
“Dal punto di vista personale sono molto soddisfatto perché pian piano mi sto riscattando. L’anno scorso non era andato molto bene, mentre qui alla Sestese ho iniziato a trovare la via del gol e sono stato molto contento di aver segnato la mia prima doppietta nel calcio dei grandi. Dal punto di vista collettivo penso che non si possa desiderare di meglio: siamo primi in classifica a una partita soltanto dalla fine del girone di andata, un traguardo per il quale tutti avremmo messo la firma”.
Ti aspettavi che la squadra passasse il Natale in vetta?
“Non me lo sarei mai immaginato. Pensavo, però, che avremmo finito il girone d’andata in zona playoff”.
Nel percorso compiuto finora, c’è stato un momento chiave che vi ha dato un’accresciuta consapevolezza delle vostre potenzialità?
“Sinceramente non c’è stata una partita in particolare che abbia dato una svolta, però con il passare del tempo si è creato un forte legame all’interno del gruppo, che secondo me è ciò che fa la differenza, perché alla fine il calcio è un gioco di squadra in cui bisogna lottare insieme per raggiungere l’obiettivo comune. Proprio per questo affiatamento, si vede che da noi c’è qualcosa in più che le altre squadre non hanno”.
E parlando dell’ambiente che hai trovato a Sesto, da under come ti sei inserito nel gruppo?
“Mi sono trovato subito bene con i miei compagni, che sono tutti dei bravi ragazzi. Faccio sempre il viaggio di andata e di ritorno dal campo con quelli che abitano dalle mie parti, quindi ho legato in modo particolare con loro, ma ho un buonissimo rapporto con tutti. Lavoriamo bene insieme e non c’è nessuno che sia stato da meno rispetto agli altri per quanto riguarda l’aiuto e il supporto che mi hanno offerto sin dall’inizio”.
Avendo già affrontato quasi tutte le squadre del girone, che idea ti sei fatto? Chi saranno, secondo te, gli avversari più ostici per la corsa alle prime posizioni?
“Sicuramente Castanese, Varesina e Varzi saranno le squadre che ci daranno più fastidio e che proveranno a vincere il campionato. Castanese e Varesina hanno una rosa molto attrezzata con tanti giocatori di esperienza che fanno la differenza. Anche il Varzi secondo me è una grandissima squadra: quando li abbiamo affrontati siamo stati fortunati e bravi a cogliere l’unica occasione che abbiamo avuto, vincendo con un tiro e un gol; loro invece hanno sbagliato troppo, ma comunque giocano molto bene”.
C’è qualche squadra che ti ha sorpreso, in positivo o in negativo?
“Penso che noi siamo stati la sorpresa positiva del girone”.
Quale sarà il vostro obiettivo?
“Finire il campionato nella posizione più alta possibile in classifica, sperando e sognando la vittoria del campionato”.
Situazione sanitaria permettendo, i primi appuntamenti del nuovo anno saranno in trasferta contro la Vogherese e in casa contro la Castanese. Dicono che chi comincia bene sia a metà dell’opera…
“Esatto. Saranno due partite importantissime, soprattutto la prima che darà l’input per andare avanti. La Vogherese sta facendo un bel campionato, anche se forse ha perso qualche punto; non avendola mai affrontata prima non posso dire niente, ma so per certo che è una bella squadra. La Castanese avrà il dente avvelenato dopo il 3-2 dell’andata e noi non potremo sbagliare“.
Silvia Alabardi