Pochi giorni fa il CRL ha ufficializzato che le prime due giornate del girone di ritorno del campionato di Promozione (ma anche di Prima Categoria) si giocheranno in coda al campionato. Niente gare, dunque, domenica 9 né domenica 16 gennaio 2022, come precedentemente programmato in sede di stesura dei calendari, e il girone di ritorno comincerà domenica 23 gennaio con il turno numero 3 dopo il giro di boa.
E i recuperi? Le squadre si potranno accordare per disputarli anche prima del 23 gennaio “nel rispetto più restrittivo e massimo dei protocolli sanitari disposti dalla FIGC” ma, se così non fosse, il CRL disporrà di giocarli dopo il 26 gennaio in turni infrasettimanali. Questo vuol dire che chi deve ancora recuperare alcune partite potrebbe farlo anche da fine gennaio in poi senza l’assillo di mettersi in pari prima dell’inizio del girone di ritorno.
Come hanno preso queste novità gli allenatori del girone A di Promozione? “Noi continuiamo ad allenarci in sicurezza – spiega Pierluigi Gennari, tecnico della capolista Solbiatese -. Ci siamo allenati questa settimana e lo faremo anche la prossima e le seguenti, a noi questa decisione non cambia molto. Il calcio purtroppo è inerme di fronte a una situazione più grande di noi e non può che adeguarsi alle scelte che vengono prese dall’alto. Per quanto ci riguarda, siamo tutti uomini e, come tali, abbiamo emozioni e, dopo quasi due anni e tre stagioni così, cominciamo ad essere mentalmente provati. E’ difficile allenarsi e giocare e poi dover smettere di punto in bianco per diverse settimane. Dobbiamo essere forti, ma siamo un po’ stanchi di tutto ciò”.
La Solbiatese dovrà recuperare due match, uno contro l’Union Villa Cassano e l’altro contro l’Aurora CMC Uboldese: “Se è possibile vorremmo scendere in campo prima del 23 gennaio, ad oggi la nostra disponibilità è massima. Speriamo di riuscirci così da arrivare al 23 con i recuperi già alle spalle”.
Nel frattempo, mister Gennari si coccola Matteo Amelotti, pezzo pregiato arrivato ad inizio settimana che arricchisce ancora di più la rosa nerazzurra: “L’ho sempre affrontato da avversario e sono contento che adesso sia un mio giocatore. E’ un ottimo rinforzo, ha giocato in Eccellenza e conosciamo tutti le sue qualità. Inoltre, si sta integrando benissimo nel gruppo. E’ stata un’occasione inaspettata e la società l’ha giustamente colta al volo per non lasciarsi sfuggire un calciatore d’alto profilo e che ha dimostrato fin dal primo giorno con noi di avere anche l’atteggiamento giusto”.
D’accordo con la scelta del CRL di dare facoltà alle società di calendarizzare i recuperi prima o pure dopo il 23 gennaio è mister Niccolò Taroni del Saronno. “E’ la decisione più intelligente, vista la situazione pandemica in costante crescita. Dalla Promozione in giù la stragrande maggioranza di noi ha anche un lavoro e non si può permettere di fare quarantene o quarantene preventive per aver avuto un contatto con un positivo. Ora siamo nel pieno dell’ondata, mi auguro che tra qualche settimana possa andare meglio, anche se credo che almeno fino a febbraio dovremo fare i conti con tutto ciò”.
Il tecnico poi aggiunge: “Secondo me dovrebbe anche cambiare il regolamento e dovremmo sottoporci a un tampone 48 ore prima delle gare, un po’ come è successo l’anno scorso nel mini-campionato di Eccellenza. Solo così potrebbero subito essere isolati i positivi e l’attività per gli altri potrebbe proseguire. Questa, però, è una soluzione di difficile applicazione in Promozione e anche nelle categorie inferiori per una questione di costi. Con le attuali norme e il return to play 30 giorni dopo la negatività, i giocatori si ritrovano a saltare diverse partite e, inevitabilmente, il campionato risulta un po’ falsato”.
Il Covid ha colpito da vicino gli amaretti proprio pochi giorni prima di Natale: “Al momento abbiamo qualche ragazzo positivo e fino a che tutti i tamponi non saranno negativi non riprenderemo gli allenamenti – prosegue -. Quanto al recupero contro il Meda, speriamo di programmarlo appena possibile, magari prima del 23 gennaio. Non sarà affatto un problema per noi, invece, affrontare Solbiatese e Castello Città di Cantù nelle ultime due di campionato, dato il posticipo in coda al torneo dei primi due turni del ritorno. Dovremo pensare solo a noi e fare bene fin da subito, la strada è ancora lunga”. E Taroni è soddisfatto, anche se non del tutto, del cammino dei suoi fino ad oggi: “Abbiamo perso il secondo posto proprio all’ultimo e di questo sono un po’ rammaricato. Credo che siamo superiori al gruppo che sta lottando per i playoff e la mia non è superbia ma lo dicono i punti ottenuti negli scontri diretti. Purtroppo abbiamo lasciato per strada alcuni punti, e penso in particolare alle sfide contro Union Villa Cassano e Valle Olona, e nel 2022 vorrei anche prendere qualche gol in meno; se davanti i nostri numeri sono incoraggianti e parlano chiaro, dietro soffriamo e non è questione di singoli, ma al fatto che tutta la squadra deve difendere meglio. Non è stato facile amalgamare il gruppo e, infatti, le squadre che hanno cambiato meno rispetto all’anno scorso sono quelle che stanno ottenendo i risultati migliori. Noi però ci siamo e lo dimostreremo”.
Anche l’Aurora CMC Uboldese è stata alla prese con i contagi che, fortunatamente, sembrano ora quasi del tutto rientrati. “Abbiamo ripreso gli allenamenti lunedì 27 dicembre seppure a ranghi molto ridotti – sono le parole di mister Stefano Gilardengo -. Abbiamo accolto con piacere la decisione del CRL di posticipare a fine campionato i primi due turni del 2022, ma io avrei preso in considerazione anche l’ipotesi di bloccare tutto per il mese di gennaio. I casi di Covid avanzano, l’inverno è nel pieno e preferirei terminare il campionato a maggio inoltrato o a giugno piuttosto che rinviare all’ultimo le gare o continuare a riprogrammarle. Rivedrei la formula interamente, insomma, ma non sono pessimista a tal punto da pensare che sospenderanno del tutto il campionato. Rispetto all’anno scorso siamo in una situazione diversa, anche se sempre critica. In sede di pianificazioni dei calendari, ci si poteva aspettare un epilogo del genere; fino a dicembre ci è andata bene, ora dobbiamo fermarci ed è inevitabile e anche di buon senso”.
Quanto alla sua squadra, l’allenatore prosegue: “E’ stata una prima parte di stagione caratterizzata da alti e bassi. Abbiamo perso punti in modo ingenuo per errori anche abbastanza grossolani. Siamo una buona squadra, ma sicuramente finora non siamo stati al 100%; ciò che secondo me ci manca di più è la mentalità da big. Non è stato semplice mettere assieme due gruppi diversi come quello dell’Aurora CMC e dell’Uboldese ed era inevitabile un periodo di assestamento. Ora, però, è giunto il momento di dare tutti qualcosa in più, magari a partire già dai tre recuperi che dobbiamo disputare. Non sappiamo ancora quando scenderemo in campo, ma se contro Meda, Solbiatese e Castello Città di Cantù riuscissimo a fare almeno 6 punti la nostra classifica cambierebbe radicalmente”.
“Vista la situazione in cui ci troviamo, è decisamente una mossa intelligente posticipare l’inizio del girone di ritorno – afferma convinto Stefano Rasini, tecnico della Besnatese -. Parecchie squadre sono in difficoltà numerica e aver dato la possibilità di programmare i recuperi anche dopo il 23 gennaio è sensato”.
La volontà del mister è senza dubbio quella di portare a termine il campionato: “Ricominciare nell’immediato è difficile, ma credo che nella peggiore delle ipotesi potremo ripartire a febbraio. Sarei per attendere magari un po’ di più se serve, ma vorrei ritornare in campo e poi finire il torneo anche a giugno, se necessario. Si potrebbero modificare i playoff o si potrebbe pensare ad altre ipotesi, ma credo che ci siano i tempi e i modi per portarlo alla conclusione”.
La Besnatese tornerà quindi a pieno ritmo da gennaio per provare a strappare un posto nei playoff, attualmente distanti 2 punti soltanto. “E’ un campionato tosto e molto equilibrato, Solbiatese a parte. Siamo stati un po’ penalizzati dagli infortuni sia dei nostri giovani sia del nostro attaccante Angelucci; credo che i due anni di stop si siano fatti sentire e il fisico di tutti ne abbia risentito. Con un po’ di fortuna in più e sicuramente di infortuni in meno potremo dire la nostra. Abbiamo anche rimpolpato la rosa con due innesti come Marin e Seno, due giocatori giovani e importantissimi per sistemare quei ruoli in cui eravamo un po’ scoperti”.
Laura Paganini