Un gruppo di ragazzi con una passione, quella del calcio. Da qui è partito tutto, in quell’estate di un anno e mezzo fa, e tanto è bastato a Cesare Orlando e soci per dare vita all’A.S.D. Caesar, squadra che, dopo il breve assaggio dello scorso anno, ha iniziato in questa stagione quello che è a tutti gli effetti il suo primo vero campionato di Terza Categoria.
Tanta era l’ambizione e la voglia di far bene di un gruppo che, seppur inedito, tuttavia si è reso conto ben presto di poter fare affidamento su una certezza. Una certezza che per 90 minuti, ogni domenica, fa su e giù per la fascia, con costanza, qualità e sacrificio, diventando così uno dei perni di questo Caesar. Un ruolo che Francesco Bianchi coglie con piacere e con onore, raccontando con il sorriso quella che è l’avventura che lui stesso sta vivendo con questa squadra, sia a livello personale, che come collettivo.

Partendo da questa stagione, il Caesar ha conquistato 15 punti in 10 partite, con play-off che sono lì ad un soffio. Vi aspettavate di essere a questo punto alla fine del girone d’andata?
“Sinceramente, per la rosa che abbiamo a disposizione, ci aspettavamo di essere anche un po’ più su. Abbiamo avuto una partenza difficoltosa, affrontando nelle prima giornate tutte quelle che erano le formazioni più ostiche. Nelle ultime partite, però, siamo riusciti a ricompattarci e sono arrivate delle meritate vittorie che sicuramente hanno fatto morale, così come anche il pareggio con cui abbiamo fermato il Don Bosco. In definitiva, quindi, posso dire che siamo soddisfatti di questo girone d’andata, anche se non nascondo che aspiravamo ad avere qualche punto in più”.

La forza di questo Caesar, al di là dei valori calcistici, sembra essere proprio la compattezza del gruppo. Che clima si respira all’interno dello spogliatoio?
“Uno dei nostri punti di forza è sicuramente il fatto che come squadra siamo tutti molto giovani. Non solo in riferimento ai giocatori, ma anche per quanto riguarda il gruppo della dirigenza. Molte volte, infatti, in queste categorie presidenti e dirigenti sono persone anziane, un po’ staccati anagraficamente dai giocatori, mentre qui il presidente Cesare Orlando è quasi un coetaneo, e praticamente un amico. Lo stesso poi lo si può dire anche per il vicepresidente Matteo Soriano ed il direttore sportivo Matteo Cristoforetti e questo aiuta a creare un clima che è sicuramente spettacolare. Di tutto questo ne giova la squadra, creando un’armonia di gruppo che in Terza è fondamentale se si vuole ambire a vincere”.

Facciamo ora un passo indietro, all’estate del 2020. Cosa ti ha spinto ad iniziare l’avventura con il Caesar?
“Quell’estate sono stato contattato prima dal direttore sportivo Matteo Cristoforetti e poi anche dal vice presidente Matteo Soriano che già conoscevo avendo giocato insieme alla Casmo, la mia ultima squadra. Proprio in quel periodo però, la società stava fallendo e io ero alla ricerca di una nuova avventura; ho quindi voluto ascoltare la loro proposta, presentandomi al bar del presidente che mi ha fatto subito capire l’intenzione di costruire una squadra giovane, con un clima che ho subito sentito essere perfetto. Punto a divertirmi, poi naturalmente quando scendo in campo si cerca sempre di vincere, ma quel giorno ho capito che al Caesar avrei trovato il posto giusto per trovare tutto ciò”.

Di professione fai il terzino, c’è qualche giocatore che in passato, o anche nel presente, ti ha fatto da punto di riferimento?
“Sicuramente quest’anno chi mi sta dando tanto è Alessandro Fusco che si sta alternando tra il campo e la panchina. Sia nelle partite che abbiamo giocato assieme, che anche quando ci ha guidati da fuori, è stato un punto di riferimento. In Terza ho sempre avuto dei mister, diciamo “cattivi”, mentre si nota subito che lui ha avuto esperienze in categorie superiori”.

Tornando ora al presente e al vostro campionato, dopo esservi confrontati con tutte le squadre, c’è qualcuna che reputi possa essere la meglio attrezzata per poter vincere il campionato?
“Quelle che mi sono sembrate più organizzate sono state sicuramente il Don Bosco, perché ha una grandissima rosa, con alcuni giocatori con cui ho avuto anche modo di giocare assieme negli anni scorsi; e poi anche il Biandronno, di cui non conosco personalmente i singoli componenti, ma che mi è sembrata una squadra molto tosta”.

Il 30 gennaio si torna in campo, con il Caesar che sarà di scena a Brebbia. Quali sono i vostri obiettivi per questo girone di ritorno, cominciando proprio da questo primo match?
“Vogliamo vincerle tutte, quindi già dalla prima con il Brebbia l’obiettivo saranno i tre punti. In ogni caso cercheremo di arrivare ai play-off e di giocarcela. Il campionato ha poche squadre, quindi rientrarci non è impossibile. Poi una volta che si è nelle prime cinque può succedere di tutto”. 

Francesco Vasco

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