Daniel Nania, centrocampista da una vita, ha visto e passato tante categorie. Dall’alto della sua esperienza come giocatore ci parla della nuova avventura iniziata nel 2019 con il Ponte Tresa. Società giovane che, come molte altre, ha iniziato il suo cammino dal basso ma non vuole certo restare in ultima categoria. “Vogliamo puntare in alto – dice Nania – e per farlo bisogna iniziare dal basso”. La voglia è tanta e della classifica poco importa, i conti si faranno alla fine.

Quasi trent’anni di calcio: qual è stato il tuo percorso che ti ha portato a giocare nel tuo paese natio?
“Gioco a calcio da quando ho iniziato le elementari, è letteralmente la mia vita. In questi 28 anni con la palla tra i piedi ho girato tante squadre e categorie: posso dire di essere un gira-provincia ma con anche un paio d’anni in attivo in Svizzera col Canobbio. Sono nato col Porto Ceresio e ho fatto le giovanili lì e a Malnate. La prima esperienza con la Prima Squadra è stata proprio col Porto Ceresio: ricordo ancora l’emozione che ho vissuto la prima volta nel giocare con i grandi, con i ragazzi che imitavo negli allenamenti e ora sono uno delle vecchie rocce della squadra mio paese”.

Dopo Porto Ceresio?
“Ho girato un po’ le squadre del territorio e sono stato in Prima Categoria con L’olimpia Ponte Tresa; alla fine di tutto, nel 2019 si è creato questo progetto di A.S.D. Ponte Tresa non ho saputo dire di no. La società è nata dalla vecchia squadra del CSI perché molti volevano giocare a undici e il presidente ha acconsentito. Io sono stato uno dei primi ad avvicinarmici e voglio restarci perché è un pezzo del mio cuore”.

Quindi il vostro progetto è fatto per i ragazzi del paese?
“Ovviamente. Vogliamo dare un’opportunità a chi vuole iniziare questa nuova avventura con noi e crescere insieme, farli sentire parte di un gruppo unito, di una famiglia. Siamo ancora piccoli, abbiamo solo tre anni e neanche un’intera stagione all’attivo, ma siamo volenterosi e vogliamo mostrarci sempre competitivi”.

Ti senti leader del gruppo?
“Io sono uno dei più vecchi ma non mi sento il leader. Ognuno è una parte importante della squadra ed è necessaria affinché il gruppo sia forte e unito. Cerco di aiutare nel mio piccolo, mettendo a disposizione la mia esperienza, ma tutti sono importanti e hanno in comune un solo obiettivo. La forza del risultato ci spinge a darci l’un l’altro tutta la grinta che cerchiamo”.

Siete una nuova società ma avete già le carte in regola per lottare tra i primi…
“Ci sentiamo una squadra che vuole impostare la partita. Vogliamo puntare sul lungo periodo ed ogni match ci aiuta a fondare e fortificare la nostra idea di gioco. Mister Pellegrino lo sa bene: è un ex giocatore, ha allenato molto, fatto esperienze importanti ed è il primo a dirci come comportarci in campo. Noi cerchiamo di fare come ci viene detto e, malgrado la categoria, non siamo una squadra che butta su la palla su sperando di segnare: vogliamo costruire le azioni e mostrare di sapere cosa fare in ogni situazione. Poi, purtroppo, come capita spesso in questi campi, è proprio così che prendiamo alcuni gol e forse perdiamo anche partite. In ogni caso, non è un singolo incontro che decide il campionato, ma sono la somma di tutte le partite: se giochiamo sempre bene, la classifica lo dimostrerà”.

Il nostro obiettivo? 
“Non lo nascondo, è sempre stato la promozione. Dal primo giorno e dalla prima volta che ci siamo visti tutti i nostri sforzi sono indirizzati verso la Seconda Categoria e, nel momento in cui ci saremo, punteremo alla Prima e così via. Sappiamo che siamo piccoli ora come ora, ma vogliamo sicuramente puntare in alto. Ora siamo quinti ma, come ho già detto, la classifica conta solo a fine campionato. Non sappiamo se arriveremo primi, secondi, o se vinceremo i playoff, l’importante per noi è la promozione e faremo di tutto per arrivarci”.

Nella speranza di poter finire questo campionato…
“Abbiamo paura che si possa spostare l’inizio del campionato… di nuovo. Noi siamo pronti, siamo allenati e preparati sotto ogni aspetto. Siamo trepidanti per partire e speriamo di poter portare a casa il nostro obiettivo. Sarebbe veramente un peccato dover rinunciare all’ennesimo campionato”.

Simone Canil

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui