Questo pomeriggio il Città di Varese avrebbe dovuto concludere il suo girone d’andata ospitando al “Franco Ossola” il Pont Donnaz; non sarà così, lo sappiamo ormai già da mercoledì mattina, perché anche gli aostani, così come tante altre squadre, sono alle prese con il Covid.

L’aumento esponenziale dei casi di positività registrati nelle ultime settimane ha presentato il suo conto anche al mondo della Serie D, e il Dipartimento Interregionale si è trovato costretto a dover rimodulare i calendari della stagione 2021/22. Ne abbiamo già parlato e sappiamo bene come, ad oggi, non ci sia la garanzia di rispettare la nuova programmazione dato che, ad esempio, già nella giornata odierna (oltre al match del Varese) ben altre sei partite (su dieci) sono state rimandate a data da destinarsi.

Il Città di Varese si è quindi trovato a dover fare i conti con un problema che, logicamente affligge (e affliggerà) altre squadre: vivere alla giornata, allenandosi tra mille incognite non potendo avere la garanzia di scendere in campo nel turno successivo. Un esempio: il gruppo di Ezio Rossi si è trovato dopo Capodanno per preparare un doppio impegno ravvicinato (Caronnese il 19 gennaio e Pont Donnaz il 23), strutturando gli allenamenti proprio sulle due sfide in quattro giorno. Il rinvio ha portato quindi ad uno stravolgimento della scaletta originaria, dato che la prossima sfida dei biancorossi (Covid permettendo) sarà domenica 30 gennaio al “Franco Ossola” contro la Lavagnese.

Da lì una settimana di fuoco con la trasferta di Fossano mercoledì 2 febbraio e l’appuntamento più atteso della prima parte del 2022 contro il Novara domenica 6 febbraio. O almeno, questo è quanto stabilito a tavolino; vedremo se anche la realtà dei fatti sarà così. La difficoltà più grande, in questi casi, consiste nel dover rinunciare ad un match per cui ci si era preparati scrupolosamente in settimana. Ovviamente non è che un rinvio getti al vento quanto fatto in allenamento, ma è chiaro che possa subentrare un pizzico di frustrazione nel dover mettere da parte tutto quanto per concentrarsi sul prossimo avversario.

Domani comincerà la settimana che porterà all’appuntamento dell’Ossola di domenica prossima e la bravura di Ezio Rossi consisterà nel pianificare il trittico che si staglia all’orizzonte, sapendo che finché non si scenderà il campo non si potrà avere la certezza di giocare. Al netto di questi discorsi, comunque, resta la certezza rappresentata proprio dal Città di Varese: i biancorossi sono una squadra matura, lo abbiamo ripetuto parecchie volte, che ha tutte le carte in regola per mettere pressione al Novara. Il destino del campionato, ovviamente, è tutto in mano agli azzurri; il Città di Varese non può far altro che continuare a vincere sperando in qualche passo falso da parte della capolista.

E chissà che, Covid permettendo, il 6 febbraio al “Franco Ossola” non ci possa già essere aria di match decisivo: sulla carta il Varese ha due match più “agevoli” dato che il Novara se la vedrà domenica prossima sull’insidioso campo dell’Asti e mercoledì riceverà al “Silvio Piola” il Borgosesia, una delle squadre più in forma del campionato. Gli attuali otto punti di distacco possono sembrare un muro insormontabile, ma con due giornate storte degli azzurri (e due vittorie del Varese) tutto potrebbe essere stravolto. Discorsi ipotetici, cui si potrà dare una risposta, si spera, la sera del 6 febbraio dopo la fine di Città di Varese – Novara.

Matteo Carraro

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