Varese trionfa con una vittoria al cardiopalma contro la Dolomiti Energia Trento per 90-89, sublimando quanto di buono fatto vedere venerdì sera alla BLM Group Arena e conquista due punti d’oro per la classifica e la lotta salvezza. Vediamo insieme i voti del trionfo biancorosso.

Beane 5: Se non ha gas nelle gambe riduce del 70% la propria pericolosità ed efficacia in campo. La stanchezza della partita di due giorni fa si fa sentire e si vede. Poche palle sporcate, poche corse in contropiede, tanti tiri sbagliati e nessun lampo nella sua partita.
Sorokas 6.5: Rispetto a venerdì sera a Trento alza i giri soprattutto in attacco, dove si mostra pericoloso sia da due che da tre punti. In difesa regge bene gli accoppiamenti con Caroline e Williams e tutto sommato fa il suo.
De Nicolao 7: All’efficacia difensiva torna finalmente ad abbinare anche una buona prolificità offensiva. Tanta corsa e sacrificio per limitare Flaccadori quanto lavoro in regia. Ritrova più confidenza anche nelle giocate in penetrazione che a lui sono tanto care, non lasciandosi mai abbattere.

Vene 6.5: Solita concretezza e solidità nel gioco del lettone che si trova a battagliare nel pitturato trovando contro una buona fisicità trentina, molto più alta rispetto a venerdì sera sul parquet della BLM Group Arena. Indispensabile la sua pericolosità e bravura nel tiro da tre punti che tengono Varese aggrappata al match nei minuti finali.
Reyes 5: Crisi di rigetto la sua? Può darsi, ciò che purtroppo salta all’occhio però è un giocatore fuori fase ed in grande difficoltà contro la velocità di gioco ed il ritmo imposto dagli esterni della Dolomiti Energia, con Reynolds che si trova contro di lui a banchettare spesso e volentieri. Si sveglia per fortuna nel finale con 5 punti comunque determinanti per la vittoria.
Librizzi 7: Carattere, corsa, difesa ed anche 4 punti con una bomba che fa saltare in piedi tutto il Lino Oldrini per il giovane Matteo. Non si preoccupa se deve marcare Conti o Reynolds, il lavoro sulle gambe e di energia con cui arriva a sporcare più un pallone sono fondamentali per una OJM con il roster ridotto. La strada intrapresa è quella giusta, come il titolo di MVP assegnatogli dai tifosi è lì a dimostrare.
Virginio 6: Più minuti e continuità per lui in campo che si trova a dover aiutare in maniera consistente i compagni, in una partita in cui Trento alza sensibilmente i giri del motore nel pitturato. Coglie due punti preziosi e sbaglia un paio di triple ma la personalità non manca.

Ferrero 7: Dal giocatore che doveva stare in campo tra gli 0 e i 10 minuti con Vertemati, ora con coach Roijakkers torna ad essere quell’ala determinante non solo fuori ma anche in campo, come la sua prestazione di stasera dimostra. Ritorna a respirare l’aria infuocata di Masnago e contribuisce a incendiare ancora di più il palazzo con tre triple che sono pura goduria per gli occhi.
Caruso 6.5: 10 minuti in campo ma tanta sostanza e peso nel pitturato biancorosso. Determinante nella lotta a rimbalzo per reggere il peso di Trento, continua nel percorso di crescita intrapreso ormai da un paio di settimane. Arma pericolosissima anche nel tiro dalla media, che per un lungo è sempre un plus non indifferente.
Keene 8: Perché di riffa o di raffa è sempre lui che la decide. Dopo due quarti passati in sordina, anche a causa di una non ottima tenuta fisica, dal terzo periodo in poi si sveglia, segnando 20 punti in 20 minuti, tra cui rientrano i liberi decisivi per la vittoria finale e chi se ne importa se in difesa paga dazio spesso e volentieri, a oggi è lui l’uomo della provvidenza varesina.

Alessandro Burin


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