Mentre Gallarate, seppur al prezzo di tremende fatiche batte Academy Varese e almeno temporaneamente va in testa alla classifica, 7 Laghi Gazzada “stordisce” Mortara nello scontro diretto e infila, quasi definitivamente, un piede nelle porta del girone-playoff.

Tra i grandi protagonisti della partita, e della fin qui buonissima stagione gazzadese, c’è sicuramente Fabrizio Foti, playmaker classe 1988 in grado di abbinare qualità da “razzente” a quelle da “computer” del parquet.
Foti, che rappresenta un nome nuovo nel panorama della CGold varesina, è però un giocatore conosciuto, valutato sempre positivamente e apprezzato da tanti anni. E non a caso…

“Non a caso – conferma Foti -, arrivo a Gazzada grazie all’ormai decennale conoscenza con coach Alberto Zambelli con il cui si incrocia sui campi fin dai tempi delle giovanili: lui come coach in quelle della Robur, io come giocatore nelle fine di Casalpusterlengo.  Da parte di entrambi c’è sempre stata stima che, l’estate scorsa, è finalmente sfociata in un accordo del quale sono davvero contento. A Gazzada infatti, oltre ad un’ottima organizzazione ho trovato un ambiente eccellente, dal punto di vista umano uno dei migliori mai visti nel corso della mia pur lunga carriera”.

Ormai siete ad un passo dall’ingresso sicuro nella zona-playoff: che giudizio ti senti di offrire a proposito del vostro percorso?
“Le considerazioni sono solo di carattere positivo perché – continua il play milanese -, occorre considerare che la nostra squadra è stata la più tartassata dai contagi o comunque contatti covid-19. Oltre a non aver giocato per quasi due mesi,  il “return-to-play”, davvero complicato, ci ha costretti a lungo periodo di allenamenti raffazzonati e a ranghi ridotti. Restare in forma tecnica, fisica e mentale non è stato facile, ma pur tra alti e bassi, vedi la bruciante sconfitta casalinga subita contro Nerviano, siamo riusciti a strappare quei punti davvero importanti e nella gara, o per meglio dire nello spareggio contro Mortara, abbiamo fatto tutto nel migliore dei modi vincendo bene e, aspetto ancora più significativo, ribaltando anche la differenza canestri. Adesso, per effetto di questa vittoria, credo ci manchino solo 2 punti per acquisire la certezza matematica di aver raggiunto l’obiettivo stagionale: far parte delle prime cinque classificate che disputeranno il tabellone playoff”.   

Gazzada gode di buon credito tra gli addetti, ma non è ancora considerato un top-team: come mai?
“Penso che siano giuste entrambe le considerazioni e proverò a rispondere nel merito. L’apertura di credito è certamente legittimata dall’aver nel roster giocatori importanti per la categoria come Verri, Lepri, Gerli, Vai, Caccianiga, Somaschini, Bossola che, a questo livello, ormai da anni, se la giocano da protagonisti. Tuttavia, è anche corretta la seconda annotazione perché i numeri parlano chiaro: in questo momento negli scontri diretti con le prime della classe abbiamo un bilancio di 1 vinta e 6 perse. Pertanto, è giusto ammettere che, per diversi motivi, non facciamo ancora parte delle “grandi” del campionato. Però, come dicevo prima, ci sono ragioni di sostanza – infortuni, covid, assenze e così via – che per ora ci hanno tenuto lontano dai vertici della classifica”.

A cosa prelude la tua sottolineatura “per ora”?
“Semplice: vogliamo entrare nel girone playoff e poi, fortuna e salute permettendo, avremmo in animo di giocarcela alla pari contro tutti. Insomma, sia detto senza presunzione, pensiamo di valere qualcosa di più del risicato quinto posto attuale e – conclude determinato Fabrizio -, ci piacerebbe dimostrarlo”.

CLASSIFICA: Gallarate 26; Saronno, Busto 24; Gazzada, Mortara, Milanotre 16, Nerviano 14, Opera 10, Valceresio, Varese 4.

Massimo Turconi
(Foto twitter BasketSetteLaghi Gazzada)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui