Il “caro bollette” è un tema scottante del calcio dilettantistico che, senza misure governative urgenti, rischia di paralizzarne l’attività anche e soprattutto a livello giovanile. Proprio questo è il punto centrale della lettera inviata dal Presidente della FIGC Gabriele Gravina al Ministro dell’Economia Daniele Franco.

La missiva si rifà al grido d’allarme del Commissario Straordinario della LND Giancarlo Abete e, in sintesi, chiede di “verificare la possibilità di individuare un intervento in favore delle società particolarmente danneggiate” dall’aumento sproporzionato dell’energia elettrica.

Laddove il calcio è soprattutto passione e socialità dichiara Gravinanon possiamo rischiare il blocco dell’attività perché provocherebbe un danno sociale di dimensioni incalcolabili. I club dilettantistici vanno sostenuti anche per l’importante ruolo che svolgono al di fuori del contesto sportivo”.

Pur sottolineando l’attenzione che il Ministro ha riservato per lo sport e in particolare per il calcio, il presidente della FIGC ha posto particolare enfasi sui numeri del movimento dilettantistico italiano che conta circa 11500 club e più di 2500 che svolgono attività di puro settore giovanile, la base della piramide calcistica della penisola. “Di concerto con la LND e il Commissario Abete, la Federazione è impegnata nel creare le condizioni migliori per praticare calcio in Italia – conclude Gravina – e non ci possiamo permettere di lasciare indietro nessuno, soprattutto chi opera lontano dalla luce dei riflettori. Come ho ribadito più volte, dalle difficoltà si esce tutti insieme, come Paese, facendo veramente sistema“.

Redazione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui