Per la serie “voci che arrivano dall’Est”, questa settimana l’analisi sul campionato di serie CGold spetta ad un ospite, peraltro gradito, peraltro importante, come Simone Nuclich, guardia del Basket Nerviano. Nuclich, classe 1998, uno dei giocatori più seri, apprezzati e determinanti in categoria, nel tirare le somme della stagione parte ovviamente dalla sua squadra, da quello che doveva essere, da quello che non è stata.

Dovevamo essere tra le protagoniste della corsa verso il girone-playoff edice Nuclich -, un obiettivo dichiarato della vigilia era certamente quello di far parte delle cinque squadre che, a breve, si giocheranno le posizioni post-season. Invece, per mille motivi, quindi nessun motivo, non ci siamo mai stati e, concretamente, ci siamo sempre mossi ai margini della “top-five” disputando una stagione abbastanza incolore e ricca solo di alti e bassi. Anzi, di alti quasi altissimi e di bassi da precipizio”.

Hai detto “mille motivi, nessun motivo”, però, forse, un paio di ragioni puoi anche sviscerarle
Finora è stata una stagione oggettivamente strana, durante la quale non abbiamo mai preso il ritmo, ovvero non siamo mai stati capaci di dare continuità al gioco e ai risultati. Posso dire che abbiamo certamente pagato gli infortuni capitati a Marotto e Florio ma, in tutta sincerità, sarebbe sbagliato e fuorviante addossare tutta la colpa a guai e acciacchi. Qualcosa nei nostri meccanismi non ha funzionato a dovere perché in alcune occasioni abbiamo prodotto partitoni clamorosi, mentre in altre circostanze abbiamo giocato davvero male, molli e con poco spirito. Tutte cose che conosciamo benissimo e che, in prospettiva seconda fase vogliamo e, anzi, dobbiamo eliminare“.

In che modo?
Tornando con convinzione e, appunto, continuità alla sostanza del nostro gioco che, prima di tutto, è fatto di velocità altissima, soluzioni in contropiede primario e in transizione. Il campionato ha dimostrato che quando siamo su questi binari possiamo giocartela contro tutti esaltando le nostre qualità. Diversamente, abbiamo combinato spesso disastri“.

Insieme al tuo Nerviano assisterai da spettatore alla lotta per i playoff che molto probabilmente vedrà in prima fila le formazioni varesine: da esperto della categoria che giudizio di senti di dare a proposito del terzetto Saronno-Gallarate-Busto?
Personalmente sono rimasto molto impressionato da Busto, squadra che mi sembra attrezzata in ogni ruolo, con un quintetto di alto livello e rotazioni qualitativamente importanti anche in uscita dalla panchina. Dal mio punto di vista il team bustocco ha le carte in regola per arrivare fino in fondo, ma è chiaro che il mio giudizio si riferisce ad una istantanea e non ha nulla di definitivo. Quindi, realisticamente, aggiungo che nel terzetto delle grandi le differenze sono davvero minime sia Saronno, sia Gallarate hanno davvero tanto da proporre e se la giocheranno alla pari con le grandi formazioni bresciane, bergamasche e cremonesi“.

Massimo Turconi

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