E’ una Openjobmetis Varese da applausi quella che sbanca la Unipol Arena di Casalecchio di Reno, vincendo per 84-82 contro Reggio Emilia la quinta partita su sei con coach Roijakkers in panchina.
Un’ inversione di tendenza totale per una squadra che non smette di stupire e che ora sà di potersela giocare su ogni campo senza timori reverenziali.

Entusiasta l’allenatore olandese in conferenza stampa, commenta così i 40′ giocati: “Complimenti ai ragazzi, ancora una volta hanno fatto una partita pazzesca, rifiutandosi di perdere. Abbiamo giocato una partita molto intensa facendo giocate tecniche ottime. Siamo una squadra che non muore mai, che rimane sempre sul pezzo, non mollando mai mentalmente. Mi ricordo il rimbalzo di Beane a due mani, quello di Sorokas, un paio di palloni sporcati per non concedere tiri facili a Reggio, tutte cose preziose che fanno la differenza. Ora ci riposiamo e poi cercheremo di continuare così“.

Una vittoria, quella di Varese, che parte da una grandissima prova a livello fisico e d’intensità contro una squadra, Reggio Emilia, che solitamente di queste due caratteristiche fa i suoi punti di forza, considerazione che nobilita ancora di più il lavoro fatto dai ragazzi di Roijakkers: “Reggio è una squadra fisicamente molto più grossa di noi e sono molto ben organizzati su tutti i due lati del campo, con un grande allenatore in panchina. Il basket non è però solo un discorso di fisicità ma anche di voglia di vincere, di velocità di gioco. Per fare un esempio, Librizzi non è un giocatore molto fisico ma è fortissimo nella testa. Sono molto contento del fatto che i miei giocatori capiscono quali vantaggi possono prendere e mettano in partita ciò che proviamo in allenamento. Non sapevo cosa aspettarmi quando sono arrivato e pensavo di trovare problemi. Quando però ho iniziato ad allenare questa squadra ho visto tantissime cose buone ed ho cercato di aggiungergli il mio credo e filosofia. Il resto lo hanno fatto i giocatori, che combattono e lavorano al meglio in allenamento. Io non faccio nulla di particolare, sono un allenatore che arriva dall’Olanda e non fa nulla di che. Ci siamo meritati questa pausa, anche se con questa striscia vincente sarebbe stato bello magari continuare a giocare“.

Nettamente più deluso coach Caja, che rende merito a Varese e soprattutto ad una grande prova del duo baltico Vene-Sorokas: “Complimenti a Varese che ha vinto una partita ben giocata da entrambe le parti, mostrandosi più efficace nei momenti chiave del match, come nella lotta a rimbalzo, che sono stati determinanti. Vene e Sorokas sono stati aggressivi e molto forti rispetto ai nostri lunghi che hanno fatto una partita impalpabile. La loro forza nel pitturato, dove hanno controllato bene i rimbalzi, gli ha permesso di vincere e guidare al meglio il gioco anche sul perimetro. Detto questo, vorrei fare un commento sulla partita di Cinciarini, di cuore e volontà, non ho più parole per descriverlo. 27 punti giocando 40 minuti, è stato una grande guida per Reggio. Solo qualche compagno però gli è andato dietro, mentre Varese ha avuto più uomini che hanno messo aggressività ed intensità nella partita“.

Alessandro Burin

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