Consueta giornata di antivigilia di campionato in casa Openjobmetis Varese che torna finalmente a respirare aria di campo dopo le due settimane di pausa dovute agli impegni della Nazionale.

Un ritorno sul parquet subito probante per i biancorossi che si troveranno di fronte la Vanoli Cremona, in quello che è uno scontro salvezza da dentro o fuori, soprattutto per gli ospiti che non possono permettersi di vedere scappare Varese a 8 lunghezze di distanza in classifica.

40′ decisivi e determinanti per le ambizioni biancorosse da giocare contro una squadra ferma da un mese e carica a mille, sia mentalmente che fisicamente. Motivi per i quali la partita di domenica pomeriggio alle 17:30 all’Enerxenia Arena si fà ancora più insidiosa.

A presentare la partita ci pensa coach Roijakkers che però, parlando ai microfoni societari con la solita calma che lo contraddistingue, cerca di smorzare il peso del match che attende i suoi ragazzi: “Quella di domenica è una gara importante per noi, ma nonostante questo non si deciderà nulla. Dopo la sfida contro Cremona, infatti, ci saranno altre partite che saranno fondamentali allo stesso modo. Veniamo da due settimane di allenamento molto positive; non abbiamo avuto a disposizione Vene, al quale faccio i complimenti per come ha giocato con la maglia della sua Nazionale, ma ritengo che abbiamo ancora margini di miglioramento. È come se fossimo in pre season e stessimo costruendo qualcosa da zero; credo che possiamo ancora migliorare. Dobbiamo continuare a pensare a noi stessi. Domenica affronteremo una squadra ben allenata, ben costruita e che, è evidente, si diverte a giocare insieme. Dovremo fare il massimo per giocare la nostra pallacanestro, mostrando la Pallacanestro Varese che tutti hanno potuto vedere nelle ultime uscite. Poi vedremo quello che succederà. Ci saranno tante persone alla Enerxenia Arena? Sono felice ed ho già avuto modo di apprezzare il nostro pubblico non solo nelle precedenti sfide casalinghe, ma anche nell’ultima gara sul campo di Reggio Emilia dove abbiamo potuto sentire il loro supporto dagli spalti. Varese è una città con una grande tradizione legata alla pallacanestro che si respira in ogni angolo della città. I tifosi riescono a supportarci enormemente e credo che i miei ragazzi se lo meritino, soprattutto per come hanno lavorato duramente nelle ultime settimane facendo il massimo per rappresentare al meglio la città. Non vediamo l’ora di prendere tutta l’energia che saranno in grado di trasmetterci; starà a noi recepirla e quindi restituirla a loro dal campo

Alessandro Burin

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