Al termine di una prestazione incolore del Città di Varese, mister Rossi non cerca alibi dopo il pareggio di Asti. “Partita brutta – attacca il tecnico torinese – che rispecchia il campo. Mi assumo tutte le responsabilità perché ho sbagliato la formazione iniziale: era una sfida da “palla lunga e pedalare”, e invece abbiamo provato a giocarla con tre attaccanti che non erano adatti a questa partita. Nella ripresa abbiamo fatto decisamente meglio e la volontà di vincere anche in inferiorità numerica c’è stata. Complimenti a Trombini che ha parato un rigore inesistente”.

Al netto di una ripresa giocata con ritmi più alti, il Varese non è riuscito in ogni caso a creare chissà quali occasioni da rete, nonostante i biancorossi abbiano decisamente alzato il baricentro (complice un atteggiamento più rinunciatario dell’Asti). “Mamah, Pastore e Piraccini dovevano iniziare dall’inizio – ribadisce Rossi – perché mi sono reso conto che questa non era la partita adatta alle caratteristiche degli altri. Di sicuro, però, mi aspettavo qualcosa in più dai più esperti”.

Nel finale è forse mancata la lucidità e le ingenue espulsioni di D’Orazio e Mapelli peseranno soprattutto per la prossima sfida (trasferta genovese contro il Ligorna). Rossi commenta così gli episodi: “Ho aspettato l’arbitro per capire il motivo dell’espulsione di Mapelli e mi ha detto di averlo ammonito la seconda volta perché Francesco gli era corso incontro per trenta metri reclamando il giallo per l’avversario. Io auguro all’arbitro di arrivare presto in Serie A, ma sarei curioso di capire come si comporterebbe con un Chiellini o altri giocatori di quel calibro. D’Orazio, per quanto non abbia insultato nessuno, è stato ingenuo a protestare con il guardialinee. Troppo nervosi nel finale? Diciamo che ci siamo un po’ lasciati andare, ma per l’economia della partita ci stava alzare la tensione Dovevamo comunque gestire meglio il match sotto tutti i punti di vista; peccato”.

I rimpianti ci sono anche e soprattutto in casa Asti perché l’inerzia della partita nel finale era tutta a favore dei padroni di casa. “Dispiace davvero parecchio – conferma Riccardo Boschetto soprattutto per i ragazzi perché avrebbero meritato la vittoria. Affrontavamo una squadra forte e fisica, terza forza del campionato non per caso, e c’era un gap da pagare; i ragazzi l’hanno comunque interpretata alla grande e non abbiamo rischiato praticamente nulla. Dispiace poi per i due rigori: secondo me non c’era né uno né l’altro, ma quello del Varese nasce da una nostra lettura sbagliata. Detto questo ai miei ragazzi non posso che fare i complimenti per il percorso clamoroso che stanno facendo: chiaro che abbiamo sempre la spada di Damocle della classifica sulla nostra testa, ma stiamo raccogliendo punti importanti che ci aiuteranno nella corsa salvezza”.

Matteo Carraro

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