Stessa storia, stesso posto, stesso risultato verrebbe da dire, prendendo in uso parte di un grande strofa che ha fatto la storia della musica italiana per descrivere quello che la Openjobmetis Varese ha fatto contro la Vanoli Cremona, ovvero vincere, ancora, per la sesta volta in sette partite da quando sulla panchina biancorossa siede coach Johan Roijakkers.

Un rullino di marcia impressionante che consegna ai biancorossi questa mattina la nona posizione in classifica con gli stessi punti di Sassari, ottava e davanti in virtù lo scontro diretto, ma con la zona playoff quindi agganciata e a +6 e +8 sulle ultime due posizione in classifica che significano retrocessione.
Cosa vuol dire questo? Vuol dire che il mondo biancorosso si è ribaltato, o meglio è stato ribaltato, nel giro di ormai un paio di mesi, consegnando ai tifosi una squadra che pare davvero non volersi più fermare.

Ciò che lascia stupiti della Varese di oggi è quella versatilità in campo che è diretta espressione dei giocatori che compongono il roster. Spesso il GM Arcieri ha parlato della volontà di cercare sul mercato giocatori duttili che sapessero adattarsi a diverse situazioni di gioco, senza un ruolo fisso, partendo però dalla difesa.

Questo è quello che si vede oggi in campo a Varese: un gruppo che cambia gli interpreti ed i protagonisti della gara, vedasi determinanti ieri Woldetensae e Reyes a discapito di altre partite in cui lo sono stati maggiormente magari Keene e De Nicolao, ma non il risultato. Una squadra guidata da uno spirito enorme, che lascia a bocca aperta per abnegazione, voglia e fame, che parte dalla solidità difensiva per costruire i propri successi.

La OJM di oggi è squadra che, con il passare delle giornate, sembra trovare linfa dalle vittorie e dalle fatiche invece che perderla. Corre, si tuffa per recuperare palla, non molla di un centimetro ed ha una solidità mentale nel corso della partita che è qualcosa di davvero impressionante.

Anche ieri sera ha dominato contro una squadra fresca e pimpante che ha cercato di mettere la partita su ritmi alti e intensità, visto il precedente mese di stop che aveva lasciato energie importanti nelle gambe della Vanoli. Varese si è adattata al match, come un camaleonte fa per mimetizzarsi ed ha vinto, imponendo la propria legge, guidando la partita dal primo al 40′ minuto.

Ed allora è proprio vero quello che dice Galbiati in conferenza stampa post partita, ammettendo che: “Varese gioca con un spirito enorme, è bellissimo vederli in campo”, sì è proprio così, ed ora che inizia il bello nessuno, ma proprio nessuno, vuole fermarsi e smettere di sognare.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui