Il Rugby Varese vuole tornare a vincere e questo fine settimana ci proverà nella trasferta più lontana della stagione. Domenica 13 marzo alle ore 14:30 i biancorossi andranno infatti a giocare in Sardegna, sul campo dell’Amatori Capoterra.
Il Varese avrà dunque a disposizione un’ottima opportunità per tornare al successo, principalmente perché Capoterra è la squadra che precede i biancorossi in classifica di soli tre punti. Ovviamente non sarà una partita semplice per Borello e compagni che dovranno giocare una partita senza sbavature per espugnare il campo della formazione sarda, un terreno ostico e dove è sempre difficile andare a giocare.
Le due formazioni non si sono ancora incrociate in questa stagione, visti numerosi rinvii obbligati a causa della pausa invernale, prolungata per colpa della pandemia. E’ quindi difficile fare pronostici per quest’incontro, che si prevede comunque molto equilibrato e teso.
Purtroppo la maledizione delle prime linee non dà pace allo staff tecnico biancorosso che dopo aver perso il pilone Ciro Maletti contro Monferrato, molto probabilmente non potrà contare sul servizio del giovane Rosario Catalfamo, uscito dal campo in settimana a causa di un infortunio alla caviglia. Dovrebbero invece essere tre i giocatori provenienti dall’under 19, chiamati per dare manforte alla prima squadra viste le numerose assenze.
“Capoterra è sempre una squadra ostica da affrontare, soprattutto quando gioca in casa – esordisce il tecnico dei trequarti Stefano Piazza -. Noi andremo là per vincere, vogliamo sbloccarci e vogliamo tornare a fare punti. Stiamo attraversando numerose difficoltà ma nonostante questo abbiamo ancora un bel gruppo e diversi ragazzi volenterosi e pronti a sacrificarsi per la maglia. Capoterra è di poco avanti a noi in classifica, dobbiamo crederci e giocarci il tutto per tutto anche perché loro sanno come mettere in difficoltà le altre squadre. Non bisogna dare nulla per scontato e andare in Sardegna con il coltello fra i denti, perché loro ce lo avranno sicuramente e non vorranno per niente al mondo perdere e farsi sorpassare da noi“.
Stefano Sessarego
