Secondo Massimo SalaIl pubblico è stato il 12° uomo in campo”. In realtà, per dirla davvero tutta, ieri sugli spalti c’erano forse più striscioni che tifosi (405 presenti abbonati inclusi). Ma il sempre più esiguo popolo tigrotto ha comunque saputo farsi sentire. Tout court sul piano del sostegno alla squadra e (soprattutto), sul fronte della dialettica filo (o para) societaria grazie ad una durissima presa di posizione della curva biancoblu sul perdurante stallo alla messicana tra vertici passati, presenti e futuri di via Cà Bianca. Il testo della lenzuolata non necessita di particolare esegesi: “Sgai assente e disonesta. Ma il pesce puzza sempre dalla testa”. Evitando di eccepire su maiuscole e minuscole (il carattere stampatello tronca la questione sul nascere), il messaggio tende a buttare nel calderone delle responsabilità tanto l’attuale (sfuggente) proprietà del Consorzio Sgai, quanto quella uscente e oggi minoritaria incarnata da Patrizia Testa (ieri al suo posto in tribuna con il Sindaco Antonelli).

Comunque la si voglia mettere, lo striscione di cui sopra e i cori a corredo, rappresentano il sentiment corrente del tifo bustocco. Talmente esacerbato dalle opacità consortili (a partire dal bouquet di inchieste e sequestri), da accomunare nella condanna anche chi nell’ultimo lustro ha garantito crescita, successi e stabilità. Al netto di una transizione societaria (eufemismo), davvero poco fortunata. Che sia lecito o meno prendere cappello è questione che attiene la sensibilità di ognuno. Quindi, trattasi di materia non sindacabile. Sia come sia, da qui a fine mese il club tigrotto dovrà onorare una serie di impegni economico/finanziari (stipendi, fiscalità, ecc) che potrebbero fare da autentica Linea del Piave tra la Pro Patria di ieri e quella di domani. Sgai saprà rispettare tutti gli adempimenti? Patrizia Testa è ancora in panchina come aveva dichiarato qualche mese fa? Nel caso, quali rischi potrebbe correre la squadra alla voce punti di penalizzazione per irregolarità amministrative? Semplici domande di default che troveranno risposte a strettissimo giro di posta.                              

Giovanni Castiglioni  

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