Una passione sconfinata verso la pallamano è ciò che caratterizza Zorica Jovovic: la giocatrice di Cassano Magnago, infatti, oltre a partecipare come giocatrice al campionato di A1 femminile, allena anche due formazioni giovanili della società amaranto.
Possiamo dire che siete in una fase calante della stagione?
“Direi di no; ci saremmo sicuramente aspettate di continuare la striscia positiva di risultati, ma ora stiamo raccogliendo i punti che la nostra squadra può fare realmente. Abbiamo avuto problemi alla ripresa del campionato dovuti all’indisponibilità di alcune ragazze e non siamo riusciti a dare continuità al lavoro”.
La sconfitta contro Salerno pone fine alle speranze playoff?
“Ci sono ancora dieci punti in palio, noi crediamo di poterne guadagnare sei: vogliamo restare fuori dai playout, ma i playoff non sono più alla portata. Nel girone d’andata abbiamo alzato troppo le aspettative di chi ci seguiva, stava andando tutto troppo bene. Ora stiamo continuando a lavorare bene in gruppo ma, come dicevo prima, è mancato l’apporto di alcune giocatrici che non potevano scendere in campo. Ora dobbiamo fare per forza punti contro Padova”.
Se dovessi fare un resoconto della stagione sin qui, come la giudicheresti?
“Sicuramente, fino a questo punto, è una stagione positiva. Con il lavoro di coach Onelli il gioco che abbiamo espresso è ad un livello più alto di quello di inizio stagione. Siamo riuscite a vincere partite che sulla carta non erano alla nostra portata; spero che riusciremo a ripeterci nuovamente nelle partite che mancano alla fine del campionato”.
Sei la più esperta del gruppo, senti responsabilità rispetto alle compagne più giovani?
“Credo che, pur essendo giovani, si prendano le loro responsabilità quando serve. Io vivo le partite con tanta responsabilità, l’esperienza che ho accumulato mi aiuta a gestire diverse situazioni che si verificano sul campo”.
Fino a quando pensi di continuare a giocare?
“Sostanzialmente finchè ciò che faccio mi fa stare bene e mi rende felice; poi bisogna valutare quanto ancora riuscirò a reggere uno sforzo simile”.
Dove si trova la motivazione per continuare dopo così tanti anni?
“La pallamano è una mia grande passione: ho iniziato quando ero ancora piccola e mi ha dato veramente molto in tutti questi anni. Amo ciò che faccio e questa è una motivazione fortissima che spinge a proseguire”.
È difficile coniugare la vita da madre con quella da atleta?
“Ho due bambine ,Giorgia e Nikol che praticamente sono cresciute in campo seguendomi ovunque. Noi tre siamo una piccola squadra che funziona, ci organizziamo e cerchiamo insieme di far andare tutto per il meglio. A volte non è facile, ma mi sento fortunata perché sono fantastiche”.
Alleni U15 e U17, come procede la loro stagione?
“Al momento stiamo facendo due campionati di U15 e altri due di U17 con buoni risultati. Con i primi abbiamo fatto due concentramenti contro altre tre squadre e abbiamo vinto tutte le partite; con i secondi abbiamo ottenuto gli stessi risultati. Ci sono poche ragazze, ma vedo con piacere che stanno tornando con il giusto entusiasmo dopo il periodo del covid.
Ti ritieni dunque soddisfatta del lavoro fatto sin qui con loro?
Sono molto soddisfatta, sono bravissime e sempre presenti. È fondamentale ritrovarsi e stare insieme, oltre che giocare. Mi dà emozioni forti vedere questo affiatamento dopo anni a vuoto dove eravamo chiusi in casa. L’ultimo concentramento l’abbiamo fatto a Brescia e ho visto ragazze piangere, ridere e scherzare: sono sensazioni che mi allungano la vita perché mi rendono felice”.
Andrea Vincenzi