Importante riconoscimento per Mario Favini: il ciclista estremo originario di Sesto Calende, alla luce delle miglia pedalate nel 2021, ha ricevuto dalla Federazione Mondiale Ultracycling (WUCA) il Platinum Award, prestigiosa medaglia destinata ai migliori atleti nell’Year Rounder Challenge.
Poche basilari regole: per concorre alla classifica valgono tutte le attività continuative di minimo 90miglia (circa 145km) che vengono portate a termine dagli atleti nel corso dell’anno solare. Il numero di miglia percorse sarà poi verificato dai giudici tenendo fede ai file GPS inviati dai partecipanti alla giuria.
Favini, agente di Polizia Locale e portacolori del team FTM, ha chiuso al settimo posto assoluto nel 2021 con un totale di 6640miglia (10686km) realizzati in 55 pedalate oltre le 90miglia. “Il bello di sfide come queste – racconta Favini – è che sono alla portata di tutti, anche di un cicloamatore medio: basta salire in bici e pedalare, in fondo basta un’uscita da 150km a settimana per arrivare a un buon risultato. L’Ultracycling non è fatto solo di gare massacranti da 24 o 48 ore, ma anche di costanza e regolarità“.
Favini non è però di certo l’ultimo arrivato, dato che parliamo di uno specialista delle gare su distanze estreme: oltre ad essere vicecampione europeo a cronometro sulle 12ore nel 2020, lo scorso anno ha chiuso sul podio due delle quattro gare dell’Ultracycling Italia Cup.
“La maggior parte dei km dell’Year Rounder – continua Favini – li ho pedalati in allenamento, preparando le gare in calendario, che in media sono state di oltre 600km non stop. Allenare le lunghe distanze è fondamentale per questi eventi: ho chiuso il 2021 con poco più di 20000km nelle gambe, più di metà dei quali proprio in sessioni oltre i 145km, ma non sono sicuramente uno specialista in questo genere di sfide. Ci sono atleti che pedalano 40/50000km all’anno, per non parlare di chi punta a record come l’HAMR: la statunitense Amanda Cocker, pochi anni fa, ha stabilito il guinness dei primati pedalando 139326km in 365 giorni“.
A vincere la sfida WUCA è stato l’americano Larry Oslund, con ben 287 sessioni da 109miglia in media per un totale di oltre 50600km; più del doppio della seconda classificata, Tami Victoria Leonhardt. Il 2022 sarà un anno di sfide per Favini, che parteciperà a tutte le prove dell’Ultracycling Italia Cup e alla sua prima gara da oltre 1000km. “Inizierò a fine aprile con la Race Across Italy – conclude Favini –, e sarà una lunga stagione. Intanto, in queste prime settimane dell’anno, ho già accumulato quasi 1500 miglia per il contest 2022. Molte sessioni le ho effettuate indoor, sui rulli, ma appena posso mi alleno tra i nostri laghi e le nostre montagne, cercando di raccontare sui social il bello del mio sport e del nostro territorio“.
Redazione