Marco Corti non segnava dal 2019 ma, nell’ultima giornata di campionato, è stata proprio una sua rete a consegnare i tre punti al Buguggiate nell’uscita col Laveno. Il classe 2000, oltre al goal, ha sfornato una prestazione notevole contro la prima in classifica, risultando spesso decisivo anche in fase difensiva con delle chiusure provvidenziali.

C’è stata una svolta radicale dopo la pausa; è solo il fattore campo o c’è qualcos’altro?
“Personalmente non penso che sia solo il campo; bisogna dire nel girone d’andata abbiamo perso tanti punti sia per errori individuali sia per sfortuna. Da quando ci alleniamo in tanti, ovvero da dicembre, siamo riusciti a cambiare marcia; rispetto alle prime partite c’è più coraggio, grinta e corsa”.

Questo filotto di vittorie lascia l’amaro in bocca per la prima parte di stagione?
“Sicuramente sì. Quando si vince contro le prime due, si resta con l’amaro in bocca per i punti persi contro squadre alla portata. Questo, però, appartiene al passato ed ora dobbiamo concentrarci sulle prossime per vincerne altre”.

Avete battuto due delle prime tre, quanta fiducia vi danno questi risultati?
“Tanta: Laveno e Lonate sono squadre davvero forti, soprattutto il Laveno, che è molto tecnico, contro cui non è semplice vincere. Vedendo i punti persi ora dobbiamo affrontare ogni gara come se fosse contro le prime, è molto semplice perdere punti contro le ‘piccole’. Si può vincere o perdere contro chiunque in questo campionato quindi, ora, serve il massimo dell’attenzione”.

Ormai nemmeno la quarta posizione sembra preclusa, è giusto crederci?
“È giusto crederci: mancano ancora tante partite. Alcuni dei prossimi incontri metteranno in palio punti importanti negli scontri diretti. Rispetto ad un mese fa siamo molto più vicini; affrontando tutte le partite così ci sono le possibilità di raggiungere quell’obiettivo”.

Hai segnato un goal decisivo nell’ultima partita, tra l’altro molto bello, lo puoi inserire nei tuoi migliori da quando hai iniziato a giocare?
“Indubbiamente ho avuto un po’ di fortuna perché doveva essere un cross; ho colpito il pallone di collo pieno ed è diventato un tiro molto secco che non era voluto. Diciamo che non segno molto, quindi credo proprio che rientri fra i più belli; penso che lo sarebbe stato anche se ne avessi fatti altri”.

Quanta soddisfazione ti ha dato tornare a segnare dopo così tanto tempo?
“L’ultimo che avevo fatto risaliva a prima del Covid. La soddisfazione è tanta, ma sono più contento di aver aiutato la squadra a vincere con quel goal. Abbiamo giocato molto bene, imponendo a tratti anche il nostro gioco, e abbiamo avuto occasioni per andare anche sul 2-0”.

Sei tra i più giovani del gruppo, com’è il tuo rapporto con i giocatori più anziani?
“È vero, sono uno dei più giovani, ma il rapporto con i compagni è molto buono. Siamo un bel gruppo e penso che si veda anche in campo: ci aiutiamo, corriamo tutti e lavoriamo nella stessa direzione. Mi trovo molto bene qui a Buguggiate”.

Al di fuori del calcio cosa ti piace fare?
“Come hobby, adesso, ho le uscite con gli amici e la lettura di qualche libro; tuttavia sono impegnato con l’Università di Economia a Lugano quindi, principalmente, sono impegnato tra calcio e studio”.

                                        Andrea Vincenzi

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