Sfida ad altissimo coefficiente di importanza quella di domenica alle ore 17:00 sul parquet dell’Enerxenia Arena tra la Openjobmetis Varese e la Carpegna Prosciutto Pesaro. Le due squadre si giocano moltissimo del loro destino in campionato, con in palio due punti che hanno un peso specifico nettamente superiore.

Varese si affaccia alla terza gara di questo decisivo mese di marzo sulle ali dell’entusiasmo, con il settimo posto in classifica conquistato, con due vittorie di fila contro Cremona e Napoli e la prospettiva di poter agganciare zone ancora più alte della classifica con un’eventuale vittoria. All’ombra del Sacro Monte ormai la parola playoff non è più un tabù perché, con sette vittorie nelle ultime otto partite, i biancorossi non possono e non vogliono più nascondersi, anche se l’obiettivo principale rimane sempre e comunque quello di assicurarsi una salvezza serena e tranquilla, sempre più vicina giornata dopo giornata, vittoria dopo vittoria.

Nonostante tutto però, questo campionato, così come fu quello scorso, vede una classifica molto corta, con tante squadre in pochi punti: dimensione questa, che porta a a far sì che basti un risultato sbagliato per ritrovarsi in poco tempo dal sogno alla dura realtà.

Oggi le distanze che dividono Varese da Pesaro sono 4, con i biancorossi a quota 20 ed i marchigiani a 16, ma la partita di Masnago sarà più aperta che mai.
I ragazzi di coach Roijakkers ci arrivano praticamente al completo, escluso l’acciaccato Caruso, non ancora al 100% a causa di qualche piccolo sintomo influenzale che ne ha minato la settimana di lavoro. Per il resto la squadra lavora, corre e si allena in piena fiducia, puntando molto su una tattica dinamica e aggressiva, fatta di molto coinvolgimento dei 5 in campo, di pick’n’roll e pick’n’pop per aprire e chiudere la difesa di Luca Banchi in alternanza.

Di contro Pesaro arriva a Varese forte dei risultati delle ultime settimane che hanno ridato ossigeno alla Carpegna Prosciutto, come l’86-84 contro Brindisi dimostra. Una vittoria che Pesaro ha costruito sulle giocate offensive della coppia Sanford – Jones, l’asse centrale del gruppo di coach Banchi, a cui aggiunge la solita imprevedibilità di quel Doron Lamb, pescato dalla Polonia e che si sta dimostrando ottimo giocatore anche per il livello del campionato italiano.

Preminente, nella sfida del Lino Oldrini, sarà la capacità di Varese di limitare la verve balistica di Pesaro, alzando le maglie della difesa sugli esterni, dove figura il grande ex Tambone e tornando a fare la voce grossa nel pitturato, con Sorokas e Vene che si confronteranno con l’eterno Delfino, Jones e Demetrio, quest’ultimo che all’andata disputò una delle migliori partite in stagione.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui