Qual è stato l’umore del Città di Varese nella settimana post-Ligorna? “Dopo le sconfitte è normale che subentri la delusionespiega Rossi: si parla e si scherza di meno, ma non sul lavoro. L’applicazione dei ragazzi è sempre stata la stessa e questo è il momento più importante per dimostrare di essere squadra. Vedo questi ragazzi lavorare e sputare sangue sudando la maglia ogni giorno; è mio dovere avere fiducia ed è mio dovere difenderli“.

Al netto della sconfitta, all’orizzonte si prospetta un recupero da non sbagliare per i biancorossi: domani alle 14.30 il Pont Donnaz di Cretaz arriverà al “Franco Ossola” col dente avvelenato in virtù di una classifica deficitaria e sarà ancor più importante per il Varese non sbagliare la partita. “Non dobbiamo farci ingannare dal rendimento attuale del Pont Donnazcontinua Rossi. Secondo me erano convinti di fare il campionato dello scorso anno, e non mi spiego come facciano ad esser lì; sono in debito di risultati. Hanno un tasso tecnico ottimo, provano sempre a fare la partita, sonno bravi in palleggio e nelle ultime sfide non hanno finalizzato quanto creato. Mi ricordano il Varese dell’anno scorso“.

Che Città di Varese vedremo domani?Una squadra – spiega senza troppi giri di parole Rossi –. Dobbiamo capire le situazioni, i momenti del match; mi andrebbe bene vincere anche 1-0 giocando male. Tutti vorrebbero vincere 4-0 come all’andata contro il Ligorna, in cui peraltro avevamo giocato meno bene di domenica scorsa, e dovremo essere bravi a sopperire le assenze di tre giocatori importanti come Disabato, D’Orazio e Parpinel“.

Al netto della seconda giornata di squalifica di D’Orazio, preoccupano le ginocchia degli altri due. L’infiammazione patita da Disabato lo terrà di sicuro fuori almeno per la partita di domani mentre per Parpinel non arrivano buone notizie: per il giovane difensore classe ’01 potrebbe essere già finita la stagione. La distorsione al ginocchio lo terrà fuori almeno un mese, cui seguirà un altro mesetto per rientrare nel ritmo partita. L’assenza di Parpinel (“Per ruolo e per età l’unico insostituibile” commenta laconico Rossi) potrebbe portare anche ad uno stravolgimento tattico. Non a caso, Rossi conclude: “Senza Parpinel, Minaj giocherà sicuramente. Davanti siamo a posto, dietro e in mezzo un po’ contati. Dipenderà dal modulo con cui scenderemo in campo, decisione che prenderò all’ultimo“.

Potrebbe dunque profilarsi l’idea di una difesa a quattro con Foschiani e Marcaletti terzini e la coppia Mapelli-Monticone davanti a Trombini; in mezzo Premoli al fianco di Cantatore e Piraccini a guidare la trequarti con Minaj a destra e uno fra Pastore e Mamah sulla sinistra con Di Renzo punta centrale. Dubbi che, come specificato dal mister, saranno risolti domani.

Matteo Carraro

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