Non è stata una stagione facile per il Busto 81 in Terza Categoria. Ripartiti dopo il fallimento di due anni fa, i biancorossi si presentavano ai nastri di partenza con un nome importante sulla testa che in passato era sinonimo di successi e trionfi. Tuttavia, nel calcio, alla fine è il campo a parlare ed esso ha indicato come, a dispetto delle previsioni, questa squadra abbia bisogno ancora di tempo per potersi amalgamare e riuscire a tirare fuori il meglio da un gruppo che di fatto è nato solamente quest’anno.

Non sono mancati tuttavia anche in questa stagione alcuni spunti importanti per questo Busto, giornate di gloria che fanno ben sperare in un futuro di riscatto. Una di queste è stata certamente quella di domenica scorsa, in cui i biancorossi hanno saputo fermare la corsa dell’Angerese, in lotta per la promozione diretta, grazie ad una prestazione caparbia, quadrata, ed in cui grande protagonista è stato il classe 2001 Paolo Mucchi, che con una doppietta ha indirizzato in modo decisivo il risultato sul 2-1 finale. Due gol ricchi di significato, sia per la squadra che per lui, cuore biancorosso, che ha saputo riscattarsi dopo una prima parte di stagione opaca, così come ci racconta lui stesso nella nostra intervista.

Partiamo proprio da domenica scorsa: vittoria per 2-1 contro una formazione di vertice come l’Angerese e personale doppietta. Si può dire la giornata perfetta?
“Si diciamo che è stata la mia giornata perfetta; poi ovviamente senza la squadra il singolo non va da nessuna parte, ci tengo a ribadirlo, perchè ovviamente ho fatto due gol io, ma sono stato supportato in toto dalla mia squadra per riuscirci. In generale è stata una prestazione di sacrificio e con spirito siamo andati a conquistarci i tre punti. Poi sì ovviamente sono molto contento per i miei due gol”.

A livello personale infatti, questi sono stati i tuoi primi gol della stagione. Quanto è importante per te essere tornato di nuovo nel tabellino dei marcatori?
“Si è sicuramente importante. Purtroppo ho iniziato tardi quest’anno, praticamente a metà stagione, e ci ho messo un po’ per ingranare. Spero d’ora in poi di continuare su questa linea”.

La tua storia calcistica è legata praticamente a doppio filo con il Busto 81. Com’è stato il tuo percorso con questa maglia?
“Fin da piccolo ho iniziato a giocare al Busto 81, togliendomi nel corso degli anni anche qualche soddisfazione come il campionato regionale vinto con la Juniores (stagione 2019\19 n.d.r.).Ho poi dovuto abbandonare un anno per esigenze di studio, tornando appunto in questa stagione, in cui ci abbiamo messo un po’ ad ingranare riprendendoci solamente in questa ultima parte. C’è un po’ di amarezza in particolare su questo, anche perché le statistiche dicono che la classifica delle ultime 5 partite ci vedrebbe in piena zona play-off, e questo fa capire come purtroppo ci siamo svegliati troppo tardi”.

La stagione che state vivendo non è stata di certo facile. Vi aspettavate di più ad inizio anno?
“Le aspettative sicuramente erano migliori, ovviamente c’è sempre ambizione ad inizio anno. Purtroppo io sono arrivato a stagione inoltrata e già i risultati non erano dei migliori, si poteva fare meglio sicuramente. Diciamo che adesso ci crediamo comunque, mancano cinque partite, la speranza di arrivare ai play off non manca, anche se è estremamente difficile; bisogna vincerle tutte, ci proveremo e come andrà andrà. Nel caso ci riproveremo la prossima stagione con più testa più spirito e più voglia”.

Anche perché ricominciare così dal nulla immagino non sia stato facile…
“Certo anche perché il Busto 81 deve rifondarsi, ha perso un po’ quello spirito vincente che aveva negli ultimi anni e che adesso piano piano spero si riformi con il tempo. Ripartire dalla Terza Categoria, trovare giocatori nuovi e formare un nuovo gruppo non è mai facile all’inizio. Bisogna ripartire con quello di buono che c’è stato quest’anno e fare meglio l’anno prossimo”.

Tutti i risultati del Busto fin qui sono sempre stati molto combattuti, e le vostre sconfitte sono sempre state di misura. Cosa è mancato secondo te per avere qualche punto in più?
“È mancato un po’ di spirito, di determinazione e anche un po’ di fortuna. Le prestazioni ci sono sempre state, sono mancate invece un po’ di gol, di occasioni, si poteva fare meglio un po’ dal punto di vista della grinta e della voglia. Insomma, un po’ tutto quello che invece c’è stato nelle ultime giornate, in cui abbiamo fatto un cambio di rotta dal punto di vista mentale”.

Una statistica interessante dice infatti che nel girone di ritorno avete già eguagliato il numero di punti fatti in tutta l’andata…
“Esatto, questo penso che sia il dato più influente. Siamo partiti male, ma nel girone di ritorno, anche grazie anche all’arrivo di mister Visentin che ci ha dato una marcia in più per fare meglio, i risultati sono migliorati. Con lui ci stiamo trovando tutti molto bene, ci fa giocare, ci fa esprimere, è una bravissima persona, ci crede e soprattutto sa come far uscire il potenziale di ognuno di noi”.

Sei un classe 2001, ci sono giocatori più esperti nella squadra sui fai affidamento per migliorarti?
“Sicuramente Loris Grassi, che da a tutti noi un contributo non indifferente sia in termini calcistici che di personalità. È da lui che dovremmo sicuramente ripartire. Dal punto di vista personale poi, con lui mi trovo benissimo, c’è molto feeling, ed in campo capita spesso di scambiarci gli assist”.

Per chiudere, quali sono le ambizioni da qui alla fine della stagione, sia personali che di squadra?
“Le ambizioni sono di provare a vincerle tutte, poi di certo non sarà facile. Comunque, impostare le basi per la nuova stagione partendo da queste cinque partite. A livello personale invece spero di fare più gol possibili per il bene della squadra”.

Francesco Vasco

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