In momenti del genere le parole non servono a nulla, bisogna stare zitti e lavorare“. A grandi linee era stato questo il pensiero conclusivo di Ezio Rossi dopo la sconfitta di domenica all’Ossola contro il Derthona e il Città di Varese ha tenuto fede alla dichiarazione.

I biancorossi hanno scelto la via del silenzio alla vigilia della trasferta di Sestri Levante (domani, mercoledì 30 marzo alle ore 15.00 andrà in scena la 30^ giornata di campionato), una decisione comprensibile e condivisibile. I tifosi non vogliono parole, vogliono i fatti. La squadra si è ritrovata ieri, nel silenzio delle Bustecche, per smaltire i postumi domenicali e cominciare a lavorare in vista del prossimo ostacolo, un match da non sbagliare per non complicare ulteriormente un momento già di per sé estremamente delicato.

La sconfitta contro il Derthona ha messo a nudo le paure del Varese (squadra apparsa fin troppo intimorita dall’atmosfera dell’Ossola) che però deve trovare la forza di rialzarsi, magari proprio là dove tutto era cominciato. Proprio a Sestri Levante, infatti, il Città di Varese era stato battezzato in Serie D e l’augurio è di non ripetere il match andato in scena nel settembre 2020 (sconfitta 1-0 per la squadra all’epoca guidata da Sassarini). Metaforicamente parlando, nelle acque dei corsari la nave biancorossa del Varese deve trovare la virata giusta sperando che il “Sivori” non sia l’iceberg in grado di farla affondare definitivamente.

Rossi non sembra essere in discussione, ma è chiaro che i cinque punti messi a referto nelle ultime sette gare rappresentano una macchia non da poco in una stagione che, fino al big match contro il Novara, stava dipingendo il sorriso sui volti dei tifosi. Poi il blackout e, al momento, si è ancora in attesa della scintilla che possa riaccendere la luce. L’augurio di tutto il mondo Varese è che questo accada domani a Sestri Levante, e spetterà a Rossi trovare l’interruttore giusto.

Dopo l’allenamento di ieri e la rifinitura mattutina, partenza per la Liguria dove, pochi istanti prima del fischio d’inizio, saranno sciolti gli ultimi dubbi. In realtà i ballottaggi riguardano soprattutto il reparto offensivo vista la sovrabbondanza di elementi rispetto ad altre zone del campo: Piraccini sembra inamovibile dalla trequarti, e servirà pertanto capire chi sarà titolare davanti fra Mamah (di ritorno dalla squalifica), Pastore, Minaj, Di Renzo e Cappai. Dopo l’infortunio di D’Orazio (e con Disabato ancora ai box) verosimilmente saranno Premoli e Cantatore (Gazo dovrebbe andare in panchina insieme a Leonardo Baggio) i centrali con Foschiani e Tosi sulle corse; dietro sarà riproposto il pacchetto a tre Mapelli-Monticone-Marcaletti davanti a Trombini.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui