La Openjobmetis Varese torna alla vittoria in campionato e lo fa riassaporando il sapore della vittoria sul parquet del PalaPentassuglia di Brindisi dopo sette anni e mezzo, grazie al 75-72 con il quale i biancorossi espugnano la casa dell’Happy Casa. Andiamo a vedere i voti di serata.

Beane 6: Prestazione di spessore decisamente più alto rispetto alle ultime due uscite quella della guardia biancorossa che, pur non andando in doppia cifra come punti segnati, torna a dare quegli strappi e quelle giocate fatte di atletismo ed imprevedibilità che erano mancate nelle ultime uscite. Si rende molto utile come assistman per Sorokas e Vene e più in generale mostra una miglior tenuta fisica che gli permette di lavorare con costanza su entrambe i lati del campo.
Woldetensae 6: Poco appariscente al tiro ma molto prezioso in fase di gestione e difensiva. Una partita diversa da quelle a cui ci aveva abituato in un match in cui Varese fa molta fatica a carburare nel tiro dalla lunga distanza, suo marchio di fabbrica. E’ indispensabile però il lavoro che riesce a fare a livello di contenimento delle iniziative degli esterni pugliesi, contribuendo in maniera concreta al calo drastico delle percentuali nel tiro dalla lunga distanza di Brindisi.
Sorokas 7: Per lui era una serata da bollino rosso sul calendario, dovendo giocare contro il centro probabilmente più dominante del torneo, ovvero Perkins. Paulius però ci mette tanto lavoro di fisico e di intelligenza in difesa, a cui abbina atletismo e movimento in attacco, andando ad aprire bene l’area per i compagni e per crearsi tiri dalla media distanza che fanno male alla difesa pugliese. Chiude con 10 punti e 7 assist e un altro scalpo di quelli molto preziosi nella lotta nel pitturato.

De Nicolao 6: Si toglie subito il peso dello 0/11 della partita con Milano alla voce canestri segnati, anche se poi chiuderà con soli 5 punti a referto. In generale fa una partita di molta sostanza, in cui il gioco molto spezzato non gli permette di alzare il ritmo e correre più di tanto. Si rende prezioso nella lotta a rimbalzo, conquistandone 5 anche oggi.
Vene 7.5: Tanto silenzioso quanto letale. 19 punti segnati nell’ombra che pesano come un macigno sulla vittoria biancorossa. In settimana aveva scritto che molto delle sorti di Varese sarebbero passate dal risveglio della coppia di centri atipica Sorokas-Vene e così è stato. Nonostante debba raffrontarsi con l’atletismo e la freschezza di Udom, Siim non si spaventa, mettendo in campo qualità ed esperienza ed alla fine la vince lui, segnando anche i liberi più pesanti del match che per lui, uomo dal sangue glaciale, sono normale amministrazione.
Reyes 7: Come i punti a referto e poco più dei minuti in campo, ma quanta sostanza e quanta concretezza nella sua partita. Come normale prassi ormai Roijakkers ne dosa l’utilizzo e lui è bravissimo a farsi trovare sempre pronto, fungendo da 4 aggiunto che meglio non si potrebbe. nel momento più difficile di Varese è l’uomo giusto al momento giusto.

Librizzi 6: Partita complicata per lui stasera, dovendosi raffrontare con un reparto esterni fisico e molto tecnico. Cerca come sempre di mettere in campo dinamismo e pressione per dare una mano ai compagni.
Caruso 5: Bruttissimo impatto nel match. 6 minuti, 4 falli e un solo punto segnato. Non entra mai in partita, o meglio, ci entra nel modo peggiore, non dando quel sostegno nella lotta a rimbalzo e nel pitturato che Roijakkers si sarebbe aspettato. Tolto dalla mischia non rientrerà più.
Keene 8: Entro, segno, esco, ciao. Questo è stato il mantra del ritorno dopo due settimane di Marcus Keene in campo e tutti ben sanno quanto è mancato a Varese che con lui ritrova quella vivacità e soprattutto imprevedibilità offensiva che sono letali nel gioco biancorosso. 23 punti, tripla più pesante e palla recuperata della vittoria tra le mani. Insomma, se solitamente è Babbo Natale l’uomo che porta i regali, a Varese le sue veci le fa un folletto con la maglia numero 45.

Alessandro Burin

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