Che si vinca o si perda, qualsiasi decisione si prenda, sarà sempre impossibile accontentare tutti. E, per certi versi, è proprio questo il bello. Il calcio non fa eccezione, anzi, ed ecco dunque spiegato il sentimento contrastante che pervade la tifoseria biancorossa a seguito della movimentata giornata di ieri in casa Città di Varese (per riassumere: dimissioni di Ezio Rossinomina di Gianluca Porropresentazione primo allenamento).

Tra chi se lo aspettava, chi lo riteneva plausibile e chi non sospettava nulla, la scelta di mister Rossi ha fatto discutere. Se però dopo la partita di domenica, tra i commenti social, alcuni utenti si auspicavano un cambio in panchina (tra di loro aggiungiamo anche Michele Mottalini: “Con questo “allenatore” non si va da nessuna parte…” e Luca Papotti: “Chissà di chi è la colpa eh? Forse di un allenatore sopravvalutato???“), ieri sono emersi i sostenitori del tecnico torinese che hanno affidato al web i loro ringraziamenti e i loro auguri all’ex allenatore biancorosso.

Purtroppo è l’allenatore a rimetterci… – scrive Mauro Molinari – anche Sannino venne licenziato a Varese… anni dopo andò tutto bene“. A lui si aggiungono anche Paolo Marino (“Che peccato. un grande mister, un grande uomo“), Max Tronci (“Grazie Mister e in bocca al lupo per tutto!“) e Jacopo Copreni (“Una persona estremamente vera e leale, caratteristiche rare nel calcio di oggi! Un abbraccio Mister!“), mentre Paolo Rigamonti non accetta la decisione: “Perché? Non mi pare siamo ultimi e fino ad un mese fa eravamo una macchina da guerra… solite cattive abitudini. Grazie Mr. Rossi“.

Lo stesso Ezio Rossi si è affidato ai social per salutare il Città di Varese e la Città di Varese con un lungo post su Facebook in cui ha ripercorso la sua avventura in biancorossa. Tra i commenti, ovviamente, i messaggi di supporto al tecnico si sono moltiplicati. Massimiliano Gibellini scrive: “Grazie di cuore MISTER. Grazie per tutto quello che hai fatto per il Varese. Il gruppo steward e fuckthecancer ti ricorderà sempre“. A lui si uniscono Renato Fasetti: “Un forte abbraccio mister” e Roberto Marasco: “Uno dei migliori allenatori che ho potuto ammirare nei miei anni che mi sono affacciato nel calcio. Grazie Mister di tutto ciò che hai fatto per Varese. A presto…“. Immancabile, infine, il saluto di Filippo Lo Pinto: “Grazie a te di tutto, è stato un onore averti conosciuto personalmente, sia come uomo che come professionista, un abbraccio“.

Chiuso il capitolo Rossi, ecco aprirsi le porte della Serie D a Gianluca Porro. Forse non il nome di grande spicco che buona parte della tifoseria poteva aspettarsi, ma un allenatore giovane, umile e preparato che viene premiato per il gran lavoro svolto fin qui alla guida della Juniores Nazionale (in piena zona playoff). Al netto di qualche scetticismo, non mancano i doverosi messaggi volti ad augurare il meglio alla nuova guida biancorossa e non mancano nemmeno i fervidi sostenitori del classe ’79, a cominciare da Stefano Andreello che commenta semplicemente con: “Scelta giusta“.

Per Guido Esposito si tratta invece de: “Il migliore allenatore che poteva scegliere il Città di Varese“, mentre Lodovico Ravazzi guada già oltre: “Sono molto contento, speriamo più che altro per il prossimo anno“. Discorsi prematuri ovviamente, dato che Porro ha firmato fino alla fine della stagione, ma chissà che nelle prossime sette partite (o nove, in caso dei playoff) non si pongano le basi per costruire qualcosa di importante. Per Marco Menduni, comunque, il primo obiettivo è solo uno: “Priorità sorriso visto che di allenatori sorridenti si è persa ogni traccia“. Con il sorriso Gianluca Porro si è affacciato alla realtà Città di Varese e con il sorriso è stato accolto dai tifosi, nella speranza che quello stesso sorriso continui a durare a lungo.

Matteo Carraro

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