Visibilmente emozionato, Gianluca Porro si presenta ai microfoni con un gran sorriso, entusiasta per il traguardo tagliato con il suo Città di Varese: i biancorossi sono ai playoff, dove se la vedranno con il Casale per continuare a sognare. Festeggiamenti che arrivano al termine di 90′ di ordinaria amministrazione contro il fanalino di coda Saluzzo, match deciso dai lampi di Pastore e Minaj.
“Sarò sincero – commenta Porro –: mi aspettavo una prestazione non entusiasmante perché quando arrivi a un centimetro dagli obiettivi importanti ci sono sempre tante componenti che entrano in gioco, ma non ho mai avuto dubbi sulla vittoria di oggi. Siamo stati bravi a indirizzarla subito, congelarla e chiuderla arrivando a questo primo grande, importante e straordinario traguardo. Non dobbiamo dimenticare i sacrifici della squadra e della società, perché ricordo che due anni fa il Varese era in Terza Categoria e anche la salvezza dello scorso anno non è stata una cosa scontata. Vincere non è mai banale, motivo per cui voglio elogiare tutti coloro che vivono il mondo Varese: i ragazzi, la società e, concedetemelo, anche tutta la Juniores Nazionale con cui ho condiviso buona parte della stagione, da mister Civita ai giocatori senza dimenticare Michelangelo, Luigi e, soprattutto, Maurizio“.
Ringraziamenti a parte, però, cosa c’è di mister Porro in questa squadra? “Il grazie più grande – risponde il tecnico biancorosso – va a Ezio Rossi perché mi ha ha lasciato un gruppo straordinario in piena zona playoff. Chiaro che nel momento in cui c’è stato il campo ho provato a dare una scossa portando serenità, autostima e fame rabbiosa rispetto a quanto vissuto e a quanto ci aspettava. Da due mesi ci restano ora 21 giorni, periodo nel quale si può arrivare ad obiettivi importanti“.
Obiettivi che possono essere raggiunti attraverso la prestazione di tutti gli effettivi e, non a caso, il mister oggi ha avuto indicazioni importanti anche da chi ha giocato meno: Minaj ha risolto la partita e il classe ’04 Battistella ha disputato una partita intera da veterano. A tal proposito, mister Porro non ha dubbi: “Non si tratta di parole a vuoto: da qui a due settimane può succedere di tutto e c’è bisogno di tutti. Ho avuto risposte belle e indicative. Disabato? Non devo certo parlarvi io delle caratteristiche di Donato: per noi è un valore aggiunto, ma deve ricordarsi di non innamorarsi troppo del pallone“.
E adesso? La trasferta aostana contro il già salvo Pont Donnaz chiuderà la regular season, un banco di prova in vista dei playoff contro il Casale. “Siamo pronti a tutto – chiude Porro – ma adesso è giusto goderci questa prima vetta raggiunta attraverso un cammino fatto di mille peripezie, di soddisfazioni, sacrifici e sudore. La bellezza di aver festeggiato oggi, però, deve presto lasciar spazio alla mentalità vincente che ci deve portare a fissare obiettivi sempre più alti“.
Matteo Carraro